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Bari, Mineo (Ds): “La Puglia non può essere la pattumiera d’Italia”



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Bari, 18/11/2005

Mineo (Ds): “La Puglia non può essere la pattumiera d’Italia”

È pronta la legge per lo smaltimento dei rifiuti speciali. È il vicepresidente del Consiglio, Luciano Mineo, che ha annunciato ai giornalisti la presentazione di una proposta di legge per “disciplinare lo smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi e non, che vengono prodotti al di fuori della nostra regione desinati allo smaltimento nelle discariche pugliesi”.

Un materia che naviga nella totale deregulation e sulla quale il presidente Vendola, in qualità di commissario straordinario per l’emergenza ambientale, ha iniziato a porre mano, invertendo la tendenza del governo Fitto. In che senso? Lo smaltimento deve partire dalla raccolta differenziata anche per i rifiuti speciali, mentre Fitto aveva puntato tutto sulla termoventilazione.

Il problema dello smaltimento in Puglia dei rifiuti speciali non pericolosi, provenienti da altre regioni, secondo Mineo, sta diventando una vera e propria emergenza. “Il rischio – ha detto – che la nostra regione corre è quello di diventare una enorme discarica”.

Si tratta di una materia controversa e complessa per la quale occorre individuare il modo, sia attraverso gli strumenti di programmazione che attraverso un’apposita normativa, di sventare questo rischio.
La situazione più grave, negli ultimi anni, si è manifestata a Taranto. Nel territorio ionico si concentra, infatti, l’attività di smaltimento di rifiuti provenienti dalla Campania, dalla Toscana, dalla Lombardia. Ma lo scenario non è diverso in altre province della nostra regione.

Come uscire da questa situazione? La soluzione ci viene proposta dai diversi comitati che si sono organizzati in questi anni contro una modalità di smaltimento dei rifiuti speciali non pericolosi assolutamente priva di ogni elemento di programmazione e di tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Questa soluzione si basa sulla lettura dei regolamenti e delle direttive della comunità europea. Le normative in questione ci dicono che disciplinare l’ingresso di rifiuti speciali extraregionali è non solo possibile ma addirittura doveroso.

Le fonti normative si basano sul presupposto che la “libera circolazione dei rifiuti speciali” non può esserci non solo per ragioni perequative che impongono di far sopportare il peso ambientale dello smaltimento in discarica a quei territori che producono gli stessi rifiuti speciali, ma anche al fine di evitare la pericolosa movimentazione dei rifiuti che può causare danni seri all’ambiente e alla salute. In tal senso si è anche pronunciata la Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

I rifiuti speciali non pericolosi, in sostanza, devono essere smaltiti in luoghi prossimi a quelli di produzione.
“In questo senso ha ribadito il vicepresidente Mineo - si muove la mia iniziativa legislativa, che punta a regolamentare l’ingresso dei rifiuti speciali extraregionali, consentendolo solo a determinate condizioni”.

In tutta Italia sono state censite 147 discariche per rifiuti speciali non pericolosi. A questo proposito Mineo non “comprende per quale ragione le discariche per rifiuti speciali site nel territorio pugliese (Grottaglie, Fragagnano, Taranto, Bisceglie, Brindisi, Canosa di Puglia, Foggia) debbano necessariamente ospitare rifiuti provenienti da altre regioni italiane o addirittura dall’estero”.

“La questione è controversa e complessa – ha concluso - ma quello che è certo è che una soluzione deve essere ricercata e definita, partendo dalla ragionevolezza e dalle normative comunitarie che ci indicano la strada possibile”.

COMUNICATO STAMPA CONSIGLIO REGIONALE PUGLIESE


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