Anche i rigassificatori sono stati al centro dell'incontro "Kyoto chiama Italia", organizzato da Legambiente e svoltosi oggi a Roma presso la Sala delle Colonne.
"Bisogna cominciare con una svolta energica" - ha detto il leader dell’Unione, Romano Prodi-. Siamo arretratissimi sia nel risparmio energetico che nelle energie rinnovabili, una priorità assoluta".
"I rigassificatori- ha continuato Prodi- sono una cosa seria. Mentre sul nucleare ho posto il problema, sui rigassificatori non ho posto nessun problema. Lo ho già detto a Bari e qualcuno ha calcolato che così si perdono 20mila voti... Vuol dire che si riguadagneranno dopo".
''Per i rigassificatori c'e' un problema di mercato e di sicurezza - ha quindi sottolineato Prodi - e siamo tutti contenti di dipendere dal gas ma se succede qualcosa non so che facciamo. Troviamo piu' fornitori di gas ma un rigassificatore
è più importante in una situazione di emergenza che non un
altro tubo''.
Sulla stessa linea il presidente di Legambiente, Roberto Della Sera: "La novità è aprire ai rigassificatori. Siamo per realizzare alcuni impianti e pensiamo che nei prossimi 5 anni alcuni rigassificatori lungo le coste italiane vadano fatti, con tutte le dovute cautele sul dove".
Per quanto attiene all'impinato di Brindisi Della Seta ha detto: "Restiamo contrari alla localizzazione dell’impianto nel porto di Brindisi ma in Puglia un rigassificatore va fatto anche per rendere possibile la riconversione degli impianti a carbone".