Bari, 24/11/2005
L'Ass. Saponaro presenta le future politiche comunitarie
Poco spazio “alla poesia dei numeri” e molto invece alla progettualità e alle idee di trasformazione dello sviluppo economico pugliese elaborate dalla Giunta Vendola in materia di politiche comunitarie.
È una filosofia assolutamente differente da quella del passato, la filosofia contenuta nella pianificazione strategica per la Puglia dei prossimi anni, illustrata e messa a punto dall’assessore regionale al bilancio e alla programmazione Francesco Saponaro, nel corso dell’audizione svolta, in maniera congiunta, in I e in VI commissione consiliare (tra le materie di competenza di questa commissione ci sono anche le politiche comunitarie).
Un intervento, quello dell’assessore, che ha trovato grande consenso anche tra i commissari dell’opposizione, salvo ovviamente qualche necessario distinguo politico.
Una storia della programmazione delle risorse comunitarie, fatta dall’assessore competente, partita da lontano con l’analisi socio-economica e l’individuazione degli indicatori che hanno portato poi all’impostazione dei Por 2000/2006, indicatori però “che dimostrano oggi una grande sofferenza”.
Ecco la necessità, sottolineata dall’assessore, di fissazione dei criteri futuri della programmazione comunitaria e l’individuazione di alcune priorità strategiche sintetizzate in tre grandi temi. Prima di tutto le politiche di contesto, e quindi le grandi infrastrutture, poi i temi della innovazione e sviluppo, insieme con la necessità di rivedere, semplificare e ridurre in termini quantitativi tutti i regimi di incentivi per le imprese e infine i temi legati all’istruzione e al lavoro nell’ambito di una riforma complessiva del welfare. Laddove l’assessore Saponaro ha auspicato un orientamento condiviso da tutte le forse politiche affinché “le singole regioni, rafforzino ulteriormente queste politiche del welfare utilizzando a pieno fino al 2013 tutte le opportunità europee con un approccio coordinato con le risorse nazionali”.
Carte alla mano, in particolare la relazione del comitato di sorveglianza sui Por 2000-2006 aggiornata al 1 giugno di quest’anno, l’assessore Saponaro ha poi evidenziato “la situazione non certamente esaltante per tutta l’Italia meridionale, e non solo per la Puglia, perché la percentuale di impegno e di spesa è troppo bassa dappertutto.
La Puglia, alla data del 1 giugno non aveva alcuna opera significativa collaudata – ha detto l’assessore – mentre l’amministrazione sta realizzando un censimento delle opere rendicontabili, dei cosiddetti progetti coerenti, con una verifica della qualità e della attendibilità degli stessi”.
L’assessore ha poi sottolineato la necessità di velocizzare le procedure di attuazione dei programmi.
In merito poi alla possibilità di perdere le risorse, l’assessore Saponaro ha anticipato che “non ci saranno disimpegni automatici sul Fesr (fondo europeo di sviluppo regionale)e sul Feoga mentre alcuni punti di criticità ci possono essere solo sul Fondo sociale europeo”.
Il dibattito
Il presidente della VI commissione consiliare Carlo De Santis (Pdci) proprio sulla base “dei modesti risultati del Por 2000/2006” ha proposto “la creazione di un gruppo di lavoro che abbia una sufficiente autonomia operativa per intervenire nella fase di controllo della operatività, dopo ovviamente che la politica fa le sue scelte”. E in questo percorso grande importanza acquista la formazione delle persone che devono occuparsi di queste cose.
Rocco Palese (Forza Italia) ha evidenziato quanto “il problema dei ritardi sia sempre esistito” e quanto sia necessario “lo snellimento delle procedure nell’attuazione dei programmi”. Per Palese occorre puntare su infrastrutture, incentivi al sistema produttivo delle imprese (credito d’imposta) e fiscalità di vantaggio.
Apprezzamenti alla relazione dell’assessore Saponaro sono arrivati da Ignazio Zullo (Puglia prima di tutto) e da Simone Brizio (Gruppo per le autonomie) mentre Marcello Rollo (Forza Italia) ha evidenziato la necessità di un piano strategico locale che si integri poi con quello regionale e Michele Saccomanno (An) ritiene “prioritario un percorso di formazione e di informazione”. Interventi favorevoli anche di Costantino, Maniglio e Taurino (Ds), di Pina Marmo (Margherita) e di Manni (Rifondazione Comunista).
COMUNICATO UFFICIO STAMPA CONSIGLIO REGIONALE
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