Bari, 25/11/2005
Rigassificatore, Congedo (An): a Cerano danneggerebbe le comunità salentine
Il consigliere regionale e presidente provinciale di AN di Lecce Saverio Congedo esprime vive perplessità sulle voci che circolano di uno spostamento a Cerano, cioè nel cuore del Salento, del rigassificatore attualmente previsto a Brindisi.
Sull’argomento ha presentato la seguente interrogazione al presidente Vendola ed agli assessori allo sviluppo economico Frisullo ed all’ambiente Losappio:
“Premesso che le comunità salentine si sono pienamente mobilitate, anche attraverso le loro rappresentanze istituzionali, a fianco di quelle brindisine contro l’installazione in quella città di un grande impianto di rigassificazione per evidenti ragioni di carattere ambientale;
Rammentato che tale posizione presso che unanime delle popolazioni e delle Istituzioni interessate era stata ampiamente condivisa dal Presidente della Giunta Regionale e dall’intero Consiglio, che ha all’uopo votato all’unanimità un apposito ordine del giorno;
Considerato che i paventati rischi ambientali di un tale impianto non verrebbero certamente eliminati dallo spostamento dello stesso in altra località, tanto più se tale località fosse Cerano, laddove già opera un impianto energetico ad alto inquinamento;
Rilevato che tale spostamento avverrebbe a palese danno delle comunità salentine, che degli insediamenti energetici esistenti hanno sempre pagato il prezzo in termini di sicurezza e salubrità ambientale senza riscuoterne alcun tipo di ritorno;
Appreso che tale eventuale spostamento sarebbe stato preso in seria considerazione dalla Regione a seguito di una insistente pressione del candidato premier dell’Unione a favore dell’installazione comunque di un gassificatore in Puglia,
Interrogo il Presidente della Regione e gli Assessori allo Sviluppo Economico ed all’Ambiente per conoscere.
A) se è vero che la Regione sarebbe disponibile ad accettare ed a sostenere uno spostamento dell’impianto di rigassificazione attualmente destinato al Porto di Brindisi in corrispondenza della Centrale di Cerano;
B) come si concìli tale disponibilità con le posizioni dalla Regione stessa recentemente assunte in materia di pericolosità ambientale dell’impianto in questione;
C) se ritengano che tale eventuale nuova localizzazione del suddetto impianto debba essere comunque concertata con le popolazioni salentine coinvolte, all’insegna dello stesso metodo di ascolto e di partecipazione applicato per Brindisi, e proclamato come assolutamente propedeutico in tutti gli impegni elettorali e programmatici dell’attuale Governo regionale.
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