Fasano, 07/12/2005
Intitolazione nuova via a Vittorio Carparelli
Deliberata, dalla giunta comunale di Fasano, l’intitolazione di una via di Montalbano (nella nuova zona Peep) a Vittorio Carparelli, medico ostunese che ha sempre svolto la sua attività di medico di famiglia a Montalbano. «Abbiamo voluto accogliere gli inviti ad intitolare una strada montalbanese a don Vittorio, come lo chiamavano tutti, venuti da più fronti – spiega il sindaco Vito Ammirabile – e, soprattutto, dagli stessi abitanti della frazione fasanese e dal Consiglio circoscrizionale. Indubbiamente – commenta Ammirabile, nella sua veste di presidente della commissione comunale sulla Toponomastica – il dott. Carparelli è stato una figura di riferimento per oltre quarant’anni per tutti i montalbanesi che lo hanno sempre ammirato e, direi, amato come un componente della propria famiglia». Toccherà alla Prefettura (Ufficio territoriale di Governo) di Brindisi, cui la delibera di giunta è stata inviata, rilasciare la relativa autorizzazione in deroga alla normativa in materia (la legge 1188 del 27) che prevede l’intitolazione di una strada a cittadino che sia deceduto almeno dieci anni prima. Carparelli è, invece, scomparso, a 78 anni, il 17 dicembre del 1998.
“Don Vittorio” era nato ad Ostuni il 6 febbraio 1920 e già dal 12 marzo 1947 si trasferì a Montalbano (ha avuto cinque figli) proprio perché era diventato medico condotto della frazione fasanese. Tutti lo ricordano per la sua bontà e generosità, oltre che per la sua indefessa attività lavorativa: ogni volta che riceveva una chiamata si precipitava nell’abitazione dei suoi assistiti, anche se si trattava di un intervento da effettuare nella notte. Carparelli ha esercitato la sua professione di medico di famiglia fino al 19 giugno del 1990. Il 26 maggio ’91 la locale Società operaia lo cooptò come socio onorario, mentre dal 2000 la stessa Soms ha istituito un premio in suo nome, intitolato proprio “Don Vittorio Carparelli”, che viene assegnato ogni anno ad un giovane particolarmente distintosi in campo sociale. Il dott. Carparelli amava definire i suoi assistiti dei “pazienti”, proprio nell’accezione tradizionale del termine, ossia di persona tranquilla tendenzialmente pronta a sopportare di tutto. Anche l’intervento del medico.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUALE DI FASANO PROVINCIA DI BRINDISI
|