Brindisi, 21/02/2003

Antonino interviene sulla mancata conversione in legge del dl sulle centrali

Riportiamo il testo integrale di un comunicato stampa a firma del Sindaco Antonino.
La mancata conversione in legge del decreto che rendeva possibile il funzionamento transitorio delle centrali termoelettriche di Brindisi Nord, Porto Tolle e San Filippo del Mela dimostra come avessi ragione quando paventavo che i continui emendamenti avrebbero comportato conseguenze gravissime. Eppure, il senatore Specchia disse che ero in uno stato di confusione mentale! E' stata proprio la confusione di Specchia e di chi altro ha dato vita a rimaneggiamenti, sia alla Camera che al Senato, che porterà probabilmente alla chiusura definitiva dell'impianto di Brindisi Nord ed alla sua riattivazione solo se e quando sarà autorizzato il funzionamento con un mix di carbone e metano. L'unica formula, questa, in grado di garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e di fornire ampie assicurazioni sui livelli di emissioni massiche. Sarebbe interessante rivedere oggi una trasmissione mandata in onda da un'emittente televisiva locale in cui l'assessore provinciale Maurizio Friolo, l'assessore regionale Michele Saccomanno e il senatore Giuseppe Specchia tranquillizzarono un dipendente della centrale di Brindisi Nord circa il rischio di perdita del posto di lavoro.
Quanto avvenuto, in ogni caso, è la logica conseguenza dell'azione di chi interpreta la politica alla ricerca esasperata del consenso facile, non rendendosi conto che coniugare ambiente e sviluppo è una cosa seria, impegnativa, che comporta un confronto ed un approfondimento e che non può esaurirsi in disquisizioni di principio. Mi auguro che non ci sia qualcuno pronto a proporre un "tavolo" per Brindisi Nord, così come è stato fatto per i "tavoli" della Dow e della Evc. In tal modo, infatti, ci si limita a svolgere attività di ristorazione che è cosa ben diversa rispetto alla politica industriale.
A questo punto, è necessario che siano i rappresentanti del mondo del lavoro ad esprimersi sull'intera vicenda ed a giudicare quanto accaduto. Il senatore Specchia ed il Governo, invece, devono cominciare a fornire risposte chiare e definitive, una volta per tutte, sul futuro del comparto industriale brindisino. Per mio conto, non cesserò questa battaglia al fianco delle imprese e dei lavoratori, facendo riferimento allo slogan "più lavoro, meno consensi" che forse è il meno facile per chi ricopre incarichi istituzionali, ma certamente è il più utile. Il tutto, nonostante i giudizi trancianti e in libertà che molto spesso -da ultimo ieri, in occasione della visita dell'Antimafia - vengono espressi da chi viene chiamato a valutare la realtà cittadina e lo fa utilizzando la lente distorta della lotta politica, sapendo di trovare utili idioti pronti a fare da cassa di risonanza per le sue disinformazioni.

Dalla redazione giornalistica di Puglia TV - Brindisi