Fasano, 21/12/2005
Svolta tavola rotonda su Comunicazione e Giustizia
Il Circolo della Stampa “Secondo Adamo Nardelli” di Fasano, presieduto da Gino Bianco, ha organizzato una tavola rotonda su un tema di grande attualità: “Comunicazione e Giustizia”, alla ricerca di quella sottile linea di demarcazione tra diritto di cronaca e riservatezza dell’indagine. A discuterne avvocati, magistrati e docenti universitari coordinati dal giornalista di Rai Tre Giancarlo Fiume.
Opportunamente sollecitato dal giornalista, il dott. Cosimo Bottazzi, Procuratore della Repubblica Aggiunto presso il Tribunale di Brindisi, ha evidenziato come la ricerca della verità oggi avvenga non più o non solo nella aule di giustizia, ma dinanzi alle telecamere in certi programmi dove si assiste alla spettacolarizzazione dell’evento con tanto di ricostruzione, accusatori e difensori. “E’ vero che il diritto di cronaca e di informazione, sancito dalla Costituzione è fondamentale in democrazia – ha affermato Bottazzi- ma spesso agendo in questa maniera si finisce per ledere diritti altrui, primo tra tutti quello alla dignità della persona. Le spettacolarizzazioni coinvolgono spesso minori e sottolineando particolari finalizzati all’aumento dell’audience della trasmissione o della vendita dei giornali le persone terze coinvolte, possono subire traumi pesanti. Dall’altra parte anche il Magistrato è tenuto alla riservatezza, avendo l’obbligo di lavorare in silenzio per trovare responsabili conclusioni”. Bottazzi ha sottolineato come oggi si viva una fase di confusione, con il potere politico che spesso possiede i mezzi di informazione e che può orientare il giudizio dell’opinione pubblica anche in vicende di tipo giudiziario. Pertanto, tutti, giornalisti e magistrati, sono tenuti al rispetto delle regole deontologiche, sancite sia dalle leggi che dalla prassi per garantire la dignità delle persone coinvolte in azioni giudiziarie che rischia talvolta di essere calpestata.
L’avv. Augusto Conte, presidente dell’ordine degli avvocati di Brindisi ha parlato dell’etica professionale che va sempre messa al primo posto, ricordando che il giornalista è il tramite, tra l’utente (il lettore/spettatore) e l’imputato il quale va salvaguardato da comportamenti scorretti come la divulgazione di segreti di ufficio o la diffusione di notizie non comprovate o pertinenti; L’operatore dell’informazione, dunque, deve utilizzare un sapiente filtro tra ciò che apprende e ciò che rende noto.
Il prof. Giovanni Ancona, direttore del Dipartimento Studi Società Mediterranea dell’Università di Bari ha applicato interessanti concetti di scientifici alla questione, spiegando termini come l’asimmetria informativa, l’azzardo morale e le forme di correzione a tali squilibri.
Il prof. Luigi Di Comite, Presidente della Società italiana di Economia, Demografia e Statistica di Roma ha puntato il dito sui mutamenti che interessano oggi anche il mondo dell’informazione e della giustizia, con una sorta di globalizzazione che ha reso il mondo piccolo, dove la giustizia è un concetto astratto che cambia nello spazio e nel tempo, ma nel quale il corretto comportamento di chi opera nel mondo giudiziario e in quello giornalistico non può che far bene a tutti.
L’incontro si è svolto presso la sala convegni dell’Hotel Sierra Silvana, dinanzi ad addetti ai lavori, intellettuali, autorità istituzionali e pubblico che ha seguito con interesse questa nuova iniziativa del Circolo della Stampa di Fasano sodalizio candidato ad essere sempre più punto di riferimento e di confronto su tematiche di grande interesse per la crescita culturale del territorio.
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COMUNICATO STAMPA Segreteria Circolo della Stampa “Secondo Adamo Nardelli” – Fasano
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