Brindisi, 25/02/2003
Operazione dune, 13 arresti
Fiumi di marijuana dall’Albania e cocaina dall’Olanda. In mezzo, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sono questi i connotati della banda di italo albanesi sgominata durante la scorsa notte dalla squadra mobile di Brindisi in collaborazione con i reparti prevenzione crimine, dalle unità cinofile con l’ausilio di alcuni elicotteri della polizia.
In manette 13 persone, prevalentemente albanesi, altre ad un gruppo di cinque italiani. Si tratta di Quirico Angiolla, 38 anni, di Cisternino, Marcello Di Mola, 28 anni, di Brindisi, Antonio Greco, 30 anni, di Alberobello (BA), Giovanni Marasciulo, 38 anni, di Alberobello (BA), Maurizio Micoli, 24 anni, di Locorotondo (BA).
Tra gli arrestati c’è anche uno studente universitario albanese Avni Murutaj, 23 anni, residente a Brindisi anche se studia, grazie ad una borsa di studio, Architettura e Costume presso l’università di Pesaro. Il giovane è stato arrestato nel campus dell’università subito dopo una lezione e la squadra mobile di Pesaro gli ha trovato 6500 euro ritenute provento dell’attività illecita.
Gli italiani hanno avuto un ruolo di manovalanza con il compito di provvedere al recupero delle auto per il trasporto dei clandestini e della sostanza stupefacente proveniente da oltre Adriatico oltre a quello di vedette. Il vero compito guida, invece, era affidato agli albanesi. Le ordinanze portano le firme del Giudice per le indagini preliminari Andrea Lisi su richiesta del sostituto procuratore dell’Antimafia di Lecce Guglielmo Cataldi.
L’indagine è partita dal maggio del 2001 quando la polizia ha individuato un gruppo di albanesi con un sequestro di cocaina e di marijuana. Da allora fino alle ultime operazioni sono stati sequestrati 600 chili di marijuana oltre a 350 grammi di cocaina. Droga che era destinata al mercato brindisino ma anche del nord Italia.
Dalla redazione giornalistica di Puglia TV - Brindisi
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