Fasano, 05/01/2006

Contenzioso Tarsu: la Commissione tributaria provinciale dà ragione al Comune

La società a responsabilità limitata “Coccodrillo”, che gestisce l’omonimo elegante ristorante con annessi parcheggi e aree verdi all’interno dello Zoosafari, è tenuta a pagare la Tarsu (la tassa sul servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani) al Comune di Fasano. Lo ha stabilito la Commissione tributaria provinciale di Brindisi, seconda sezione (Gabriele Perna, presidente), con una sentenza con la quale la Commissione respinge il ricorso presentato dalla “Coccodrillo” che, adesso, dovrà versare 40mila euro nelle casse comunali, oltre a liquidare, sempre in favore del Comune, le spese processuali quantificate in 2mila euro. La Commissione tributaria, così, ha accolto in toto le tesi di Ottavio Carparelli, capo dell’Avvocatura comunale locale, che ha difeso le ragioni dell’Ente cittadino.

I fatti. La società gestrice il ristorante (uno dei locali più prestigiosi del Fasanese, dove si tengono spesso cerimonie, meeting congressuali e gala d’importanti organismi associativi) aveva presentato istanza alla Commissione tributaria brindisina avverso due cartelle di pagamento della Tarsu, relative agli anni 2002 e 2003, che il Comune le aveva notificato. La “Coccodrillo” sosteneva l’illegittimità delle iscrizioni a ruolo del tributo, in primo luogo perché non erano state (a detta della società) annunciate da avvisi d’accertamento e, poi, perché il Comune (sempre secondo l’istanza presentata dalla “Coccodrillo”) non effettuava alcuna prestazione di raccolta dei rifiuti, in quanto le operazioni relative erano effettuate dalla società proprietaria dell’intera struttura dello Zoosafari. Non solo.

La società ricorrente aveva chiesto, altresì, di vedersi riconosciuta, comunque, la riduzione della tariffa al 30 per cento dell’importo complessivo. L’avv. Carparelli, però, ha smontato pezzo per pezzo l’istanza, corroborando la tesi secondo la quale la Tarsu deve essere versata anche dalle imprese e da cittadini che utilizzano ditte private per la raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con una vasta giurisprudenza in materia. Tanto che, nella sentenza, la Commissione tributaria ha scritto: “(…) L’orientamento giurisprudenziale di questa Commissione è nel senso che la Tarsu è dovuta per il semplice fatto della istituzione del servizio nel territorio comunale, indipendentemente dal fatto che di esso il potenziale utente abbia fatto o meno uso”. Peraltro, l’avv. Carparelli ha dimostrato che le cartelle di pagamento erano state precedute da avvisi d’accertamento e che la “Coccodrillo” usufruisce del servizio comunale di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, almeno su 3 mega-cassonetti che la “Monteco srl” (la società appaltatrice del servizio) svuota quotidianamente.

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI FASANO
PROVINCIA DI BRINDISI