Brindisi, 17/01/2006
CISL: “Sfiducia a Comune e Provincia”
Una campagna di raccolta di firme per la sottoscrizione di una petizione popolare con la quale sfiduciare le Amministrazioni Comunale e Provinciale di Brindisi.
E’ la provocazione lanciata dalla UST CISL di Brindisi per rompere l’immobilismo istituzionale che rischia di paralizzare l’economia, già in fase di involuzione, del territorio. A seguito di un’attenta analisi dei problemi relativi ai settori strategici dell’economia locale, la continua perdita di posti lavoro, l’impoverimento complessivo della popolazione la Cisl di Brindisi, attraverso i suoi massimi esponenti, incalza le Istituzioni affinché entro massimo la metà di marzo mettano dei punti fermi su questioni che si trascinano da tempo senza una soluzione.
E’ il caso, ad esempio, della sottoscrizione delle convenzioni con gli Enti elettrici che tardano ad arrivare e che farebbero ricadere circa 500 milioni di euro sul territorio.
E’ il caso della realizzazione del rigassificatore che prevede investimenti per 390 milioni di euro; della costruzione del termovalorizzatore per la chiusura del ciclo dei rifiuti.
E’ il caso dell’Accordo di Programma Quadro di cui si parla da oltre tre anni e mezzo e che, stando ai numeri di partenza, avrebbe dovuto liberare risorse per 500 milioni di euro a favore dei settori chimico, aeronautico, ricerca, agroindustriale, formazione, logistica…
Nel frattempo si consumano i drammi dei lavoratori Ex Dow, Ex Evc, dell’Avio.
Emblematica è la crisi che si consuma nel settore aeronautico dove, ad aggravare la situazione, incombe anche l’incognita del trasferimento delle Officine Aeronavali, risorsa storica dell’economia del territorio, a cui fa da contraltare un’altra risorsa mancata per Brindisi, quel progetto della IMA (Industrie Aeronautiche Meridionali) abortito nel capoluogo messapico dopo anni di resistenze ed attecchito nell’arco di due mesi in Campania: la sua realizzazione avrebbe permesso di creare oltre 500 posti di lavoro!
E i P.I.T numero 7 e 8 che fine hanno fatto?
Suona l’allarme il Segretario Generale Teodoro Di Maria “a fronte di un’assenza delle Istituzioni che rischia di far precipitare nel baratro l’economia del territorio”. La povertà serpeggia anche in quelle fasce di popolazione che un tempo conducevano una vita dignitosa: “Cresce in maniera consistente e preoccupante il numero di impiegati che si rivolgono alla Caritas per chiedere assistenza e pacchi dono! E’ ora che la politica torni ad essere più umana, perché le sofferenze create dalla disoccupazione dilagante sono patite da persone fatte di carne e sangue!”.
La Cisl continuerà con pacatezza a sensibilizzare le Istituzioni e la politica in questi mesi ponendo un termine temporale alla fase di interlocuzione per la risoluzione dei problemi. Se prima dell’inizio della kermesse elettorale diversi nodi non verranno al pettine, partirà l’iniziativa della raccolta di firme, mezzo improprio per rivendicare attenzione e concretezza, come atto di sfiducia nei confronti delle amministrazioni locali e della politica, e su questa iniziativa sarà ben lieta di coinvolgere la altre organizzazioni sindacali.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA CISL
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