Brindisi, 19/01/2006
Rigassificatore, Specchia: "è il momento della chiarezza"
Nei giorni scorsi, a parte le vicende giudiziarie, vi sono state una serie di prese di posizioni e di proposte sul rigassificatore a Brindisi, tendenti o a spostare al molo esterno l’attacco delle “metaniere” o a suggerire la presa d’atto della volontà del Governo e di autorevoli rappresentanti nazionali della maggioranza e dell’opposizione che ritengono che il rigassificatore si deve comunque realizzare anche se il sito rimane quello di Capo Bianco.
Ritengo innanzi tutto che nessuna posizione vada demonizzata se fatta in buona fede e, sotto questo aspetto, alcune appaiono davvero strumentali.
Il punto della questione è davvero uno soltanto.
Quanti ritengono che possa continuare il tipo di sviluppo sino ad ora perseguito e il ruolo sinora esercitato del porto e che valgono soltanto le esigenze (che ci sono davvero) di nuovi investimenti e di occupazione, senza preoccuparsi che il porto di Brindisi continui sempre di più ad essere un porto industriale e area di servizi, possono legittimamente essere favorevoli al sito di Capo Bianco.
Coloro invece, che da tempo o più recentemente, sono davvero convinti che per il territorio brindisino deve essere portato avanti un diverso modello di sviluppo e che il porto vada rilanciato puntando soprattutto sul trasporto turistico-passeggeri e commerciale e liberandololo dalla presenza del carbone, dalle servitù militari e ovviamente dalla nuova prevista presenza del rigassificatore e delle “metaniere”, devono continuare a contrastare il rigassificatore a Capo Bianco in tutti i modi possibili (politici ed anche giudiziari), ovviamente nel rispetto della legalità.
Sotto quest’ultimo aspetto, mi sento pertanto vicino alle Istituzioni locali, a partire dal Comune di Brindisi, per aver, in tempo non sospetto (novembre 2000), insieme a tanti altri amici di AN, lanciato l’idea di un nuovo modello di sviluppo e di un diverso ruolo del porto, esprimendo coerentemente un no al rigassificatore a Capo Bianco, disponibile a prendere in considerazione un diverso sito.
Colgo l’occasione per sottolineare l’esigenza di un maggiore impegno e di tempi più celeri, da parte di tutti i soggetti interessati, a partire dalle Istituzioni locali, per chiudere in modo opportuno, ma in tempi brevi, il problema delle convenzioni per le centrali e per risolvere finalmente le tematiche delle emergenze occupazionali, lavorando nello stesso tempo per un rilancio di tutti i settori produttivi e per più infrastrutture e servizi.
COMUNICATO STAMPA - SEN. PINO SPECCHIA
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