Brindisi, 24/01/2006
Cisl: "Ufficio Invalidi al collasso"
A distanza di mesi dalla pubblicazione degli articoli – denuncia delle precarie condizioni esistenti nei locali dei Servizi Sociali siti in Via Tarantini, ad oggi non si muove foglia. La situazione si è aggravata e i cittadini, i non autosufficienti e gli anziani ancora una volta sosteranno nei corridoi, all’aperto, sotto la pioggia e al freddo.
Per quanto riguarda poi, il completamento dell’istruttoria delle pratiche, occorre ribadire ancora una volta i lunghi tempi d’attesa per cause non specificatamente definite, quali la mancanza di personale perché infortunato e l’avaria dei computer.
A pagare il conto della cattiva conduzione del servizio sono sempre i più deboli.
Ogni giorno molti cittadini si rivolgono al Patronato per esporre le loro difficoltà. Spesso la presenza di un genitore o di un parente non autosufficiente che necessita di assistenza continua mette in seria difficoltà il paziente cittadino. La percezione di pensioni al minimo, la presenza di gravi patologie come l’Alzaimer e il continuo pagamento di farmaci non previsti in tabella porta chi deve affrontare tale situazione a ricorrere a prestiti personali, anche alle banche.
Non ci sono più spazi di collaborazione con l’Amministrazione comunale e precisamente con l’assessorato ai Servizi Sociali. Da oltre un anno facciamo pressione perché si giunga alla risoluzione delle inadempienze, senza riuscire a venirne fuori. In questi giorni il responsabile di lega della Cisl, Giuseppe Chiarello, ha investito della questione l’onorevole Giovanni Carbonella, perché intervenga fin da subito presso le sedi istituzionali della Camera dei Deputati con interpellanza scritta al Ministro e trasmessa in copia.
L’appello è rivolto anche agli altri politici locali, al sig. Prefetto di Brindisi e ai cittadini tutti. Il trasferimento delle competenze dalla Prefettura ai Comuni - Assessorato ai Servizi Sociali - ha determinato un ulteriore rallentamento dell’iter burocratico necessario ai fini della definizione dell’istruttoria fino alla liquidazione.
Allora, perché non fare istruire la pratiche interamente all’Inps che è l’ente erogatore, evitando l’intervento dei diversi enti nelle varie fasi dell’istruttoria, con notevole perdita di tempo? E perché per le pratiche di revisione non si prevede un iter abbreviato senza sospensione dell’erogazione, data la sola necessità di verificare il persistere delle condizioni con cui è attribuito il diritto all'erogazione stessa?
Lo snellimento delle procedure, infatti, garantirebbe una notevole riduzione dei tempi d’attesa, contenendo i disagi economici e non solo del cittadino.
COMUNICATO STAMPA F.N.P. - CISL
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