Brindisi, 25/01/2006
Convenzioni, Forum A.S.S.: "Informazione e responsabilità"
Le convenzioni con i gestori delle società elettriche devono senza dubbio essere concluse e sottoscritte ma esse non possono segnare una ennesima mortificazione degli interessi della comunità locale e dei diritti dei cittadini.
Deve essere pertanto ben precisato il contenuto di tali convenzioni e devono essere previste precise garanzie in grado di assicurarne l’effettiva osservanza.
Non va infatti dimenticato che nel 1996 l’allora sindaco, Lorenzo Maggi, riuscì a raggiungere un positivo accordo con il Governo Prodi , ma tale convenzione pur regolarmente sottoscritta non venne rispettata.
Non appare poi opportuno né utile che il Comune di Brindisi giunga ad una intesa con le società elettriche indipendentemente dall’Amministrazione Provinciale, dalla Regione Puglia e dal varo del piano energetico regionale che dovrebbe razionalizzare il sistema energetico ed eliminare gravissime storture, come quella che possa esistere un polo energetico, (quello appunto di Brindisi) al servizio di lontanissimi luoghi di consumo.
Dobbiamo poi rilevare che sulla questione delle convenzioni vi è stato e continua ad esservi un grave difetto di informazione dell’opinione pubblica con conseguente impedimento di qualsiasi forma di partecipazione democratica.
Abbiamo infatti ripetutamente chiesto senza ricevere alcuna risposta al riguardo, notizie sulla potenza complessiva delle centrali in esercizio che si teme possa giungere sino a 5000 Mw mentre la convenzione del 1996 stabiliva un tetto di 1980 Mw. Un’altra domanda concerne poi il quantitativo di carbone che, scandalosamente, va verso i 9 milioni di tonnellate all’anno, invece dei 2 milioni previsti dalla stessa convenzione.
Occorre conoscere anche il valore relativo delle emissioni massicche su base annua: da un lato, perché i limiti fissati dal Governo nel 1996 sono oggi raggiunti dalla sola centrale termoelettrica di Brindisi Sud e, dall’altro, perché possono stabilirsi valutazioni tecniche e prescrizioni solo sull’intero ciclo dei combustibili: dallo scarico alla movimentazione del carbone, dallo stoccaggio alla combustione, dall’emissione in atmosfera, nel suolo e nei corpi idrici allo smaltimento di reflui, ceneri, gessi e fanghi.
Da ultimo, va infine ricordato, che uno sviluppo sostenibile verrebbe vanificato dalla realizzazione del rigassificatore, ma anche da una intesa che non riduca sensibilmente la potenza degli impianti elettrici e il quantitativo di carbone ed inoltre che non punti sull’efficienza e sulla qualità delle produzioni.
Va ricordato anche che SNAM avrebbe dovuto, in base alla convenzione del 1996, far giungere gas a Brindisi per alimentare le centrali e non per portarlo altrove, così come va tenuto presente che il gasdotto dalla Grecia porterà 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno: Edison e SNAM sono strettamente connesse ad Edipower ed Enipower con cui si dovrebbero sottoscrivere le nuove convenzioni.
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