Brindisi, 26/01/2006
Rigassificatore, P.d.C.I. : “opportuno identificare le responsabilità politiche”
Il rigassificatore di Brindisi è stato autorizzato dal comune di Brindisi, dalla provincia di Brindisi,e dalla Regione Puglia, ha spiegato il Ministro delle Attività produttive Claudio Scajola del governo Berlusconi, confermando la indisponibilità dello stesso ad alcuna variazione al progetto presentato dalla British Gas.
Il comune di Brindisi aveva il sindaco Antonino, la provincia aveva il Presidente Frugis espressione di Forza Italia non che candidato alle regionali nella lista di Forza Italia, la regione era governata da Fitto attuale coordinatore regionale di Forza Italia.
E’ vero “ il diritto non cambia” al cambio delle amministrazioni come giustamente ha continuato a sostenere in conferenza stampa il Ministro Scajola, ma sarebbe opportuno e giusto identificare almeno le responsabilità politiche.
Responsabilità politiche che hanno tre nomi Fitto,Frugis, Antonino.
Assodato e messo in risalto ciò, la Federazione Provinciale del P.d.C.I. (Comunisti-Italiani), di Brindisi,
nel riaffermare la sua contrarietà per la costruzione di un terminale della trasformazione del metano dallo stato liquido a quello gassoso, ribadisce la sua valutazione assolutamente negativa del rigassificatore di gas naturale liquido (importato via mare) a Capobianco.
Sostiene, inoltre, la pericolosità di questo per la città, in quanto è una bomba ad orologeria davanti al porto, che pur non inquinando è una miccia accesa.
Tra l’altro le operazioni di scarico delle navi delicate e ingombranti
bloccheranno gli altri traffici all’interno del porto.
Indica, invece, un nuovo modello di sviluppo a Brindisi che parta dalla valorizzazione delle risorse locali e dagli investimenti non assistiti ma autopropulsivi, attraverso una promozione della cultura di impresa a livello locale e non alla corsa ad appalti e sub appalti effimeri e a ricatti economici ed occupazionali.
Propone, inoltre,che il porto diventi un terminale crocieristico e uno scalo merci che diano al territorio salentino l’opportunità di sviluppare la sua naturale vocazione al turismo ed alla produzione manifatturiera.
Auspica, che le scelte di politica energetica riguardo all'approvvigionamento del gas nella Regione Puglia, passino,prima di tutto, attraverso l’approvazione di un Piano di Sviluppo Energetico Regionale serio di cui tutto il centro sinistra regionale ne condivida le linee guida.
Tenendo presente che nel Salento avremo due rigassificatori Brindisi e Taranto,dei cinque impianti previsti in Italia,la individuazione del luogo fisico deve avvenire in piena autonomia concertazione e rispetto della volontà locale, tra gli enti locali e i soggetti,British Gas e Endesa.
Evitando ancora una volta il ricatto alla crisi occupazionale, perché non regge e non deve reggere più la politica dello scambio.
COMUNICATO STAMPA FEDERAZIONE PROVINCIALE BRINDISI
PARTITO dei COMUNISTI ITALIANI
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