Brindisi, 10/02/2006
Dipietrangelo rinuncia alla candidatura
Carmine Dipietrangelo ha ritirato la propria disponibilità a candidarsi al Parlmanento
Italiano.
Il suo nominativo era inserito nella lista da cui gli iscritti
dei Ds sono chiamati a scegliere i candidati della provincia di Brindisi alla Camera dei Deputati.
Dipietrangelo ha annunciato la decisione - da lui stesso definita "irrevocabile" - durante un'affollata direzione dei
Democratici di Sinistra convocata da settimane proprio per discutere delle candidature.
"Ho messo al corrente D'Alema, Fassino ed il
segretario regionale Bordo" - ha
esordito Dipietrangelo - E' una decisione sofferta, maturata in solitudine, dettata dalla volontà di non coinvolgere
il partito negli schizzi di fango di una tremenda campagna elettorale". Il riferimento, come conferma Dipietrangelo durante l'intervento, è all'articolo firmato da Stefano Filippi apparso oggi su "Il giornale", quotidiano diretto da Belpietro ed edito dalla "Società europea di edizioni" della famiglia Berlusconi.
Nell'articolo si attacca il presidente dei Ds Massimo D'Alema che nel corso della trasmissione Ballarò aveva aspramente criticato Casini deciso a candidare il governatore siciliano Cuffaro, rinviato a giudizio per favoreggiamento a Cosa Nostra.
"Il Giornale"
scrive testualmente "D'Alema predica, poi vuol candidare un indagato" e poi ripercorre, non senza errori ed omissioni,
le tappe della vicenda giudiziaria che il prossimo Venerdi 17 Febbraio potrebbe portare sotto processo
l'esponente politico brindisino che, ricordiamo, attualmente, risulta "indagato".
"Nonostante esista una netta differenza tra un rinvio a giudizio ed un indagine ma ancor di più tra i reati di mafia e
finanziamento illecito ai partiti - ha continuato Dipietrangelo- non permetterò mai che i Ds vengano danneggiati da una mia vicenda personale. Vicenda tutta da definire, che ho deciso di affrontare e di farlo con serenità. A differenza di altri non ho patteggiato perchè sono sicuro di poter chiarire la mia posizione. Sono a posto con la coscienza- ha concluso Dipietragelo- ma sono soprattutto uomo di partito e non voglio consentire che la mia persona e la mia vicenda vengano vigliaccamente utilizzate come un grimaldello per colpire i Democratici di Sinistra ed il presidente D'Alema".
Nelle prossime ore, sull'argomento della rinuncia alla candidatura sono attese le note stampa di Dipietrangelo e della Federazione Provinciale dei Democratici di Sinistra.
Ore.Pi.
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