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Brindisi, Convenzioni, Errico insiste: "la firma dopo il PEAR"



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Brindisi, 11/02/2006

Convenzioni, Errico insiste: "la firma dopo il PEAR"

Le affermazioni del sindaco di Brindisi secondo cui le centrali elettriche brindisine sarebbero attualmente esercite senza controllo di alcuno, e per questo si riterrebbe indispensabile la firma delle convenzioni, sono prive di fondamento.
L’attività di produzione elettrica è oggi sotto il controllo di Provincia e Arpa, dalla fase dello scarico di carbone dalle navi, con le centraline pubbliche che misurano la dispersione di polvere di carbone, sino allo smaltimento di ceneri e gessi, attraverso mezzi il cui stato di tenuta e pulizia viene regolarmente sottoposto a controlli dagli agenti della Provincia, e alle acque di scarico che vengono controllate da ARPA e Provincia via mare.
Inoltre è continuamente monitorato dalle Autorità pubbliche ogni attività e consumo di combustibile dell’intero sistema energetico locale.
Come già reso noto di recente è in corso una campagna per l’individuazione delle origine delle polveri sottili con monitoraggio di combustibile ed emissioni a camino delle centrali, nonché delle immissioni a terra in particolare a Torchiarolo, dove la media giornaliera di polveri sottili consentita dalla legge è stata superata 70 volte in meno di undici mesi.
Il rilascio di proroghe delle autorizzazioni allo scarico di acque reflue da parte della Provincia sarà a brevissimo legato ad un evoluto sistema di monitoraggio delle acque, appena approntato da istituti universitari, per avere finalmente certezza della sostenibilità da parte del nostro mare.
La Provincia fa da un anno e mezzo quello che non è mai stato fatto in decenni di anarchia elettrica a Brindisi.
Ovviamente non il controllo può ridurre l’impatto ambientale del più grande e inquinante polo elettrico d’Italia, ma una radicale riforma dello stesso fondata sulla progressiva sostituzione del carbone con altro combustibile. Il “carbone pulito” non esiste, e non a caso i vertici Enel ne parlano a livello nazionale ma si guardano bene dall’usare l’ardito eufemismo a Brindisi, dove evidentemente non regge. Il carbone più di ogni altro combustibile produce inquinamento nella movimentazione nello stoccaggio e soprattutto nella combustione.
Solo un’azione congiunta con la Regione Puglia ed il Governo nazionale può portare ad una regolamentazione complessiva del sistema energetico locale nel senso auspicato dal territorio con una minore incidenza dell’impatto ambientale sul territorio mediante un utilizzo di combustibili diversi dal carbone e dal petrolio.
La nuova impostazione su cui sta lavorando la Regione Puglia nell’elaborare il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) è in linea con le istanze del territorio espresse coerentemente da questa Amministrazione provinciale. La direzione che si sta tracciando è quella di favorire l’utilizzo di fonti energetiche eco-compatibili come nel caso del fotovoltaico e l’impegno per la ricerca sull’idrogeno. Insomma, un’energia pulita che rispetti il territorio e i cittadini. Questa è la strada che stiamo percorrendo d’intesa con la Regione e l’obiettivo, conseguentemente, non potrà che essere una sostanziale riduzione dei quantitativi di carbone.
Quindi la firma delle convenzioni oggi, in assenza di concerto tra Governo, Regione e Provincia in ordine alla evoluzione del sistema energetico brindisino nel senso sopra riportato, causerebbe pregiudizio estremamente vincolante per elaborazioni in netta ed efficace discontinuità con l’attuale assetto.

COMUNICATO STAMPA MICHELE ERRICO - PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BRINDISI


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