Brindisi, 21/02/2006
Carruezzo: "condanna totale per il vile attacco a Telenorba e Puglia TV"
Non possono che trovare piena condivisione per gli attestati di solidarietà e denuncia rispetto al vile attacco che ha interessato le emittenti televisive Telenorba e Puglia TV; un pensiero particolare, mi sia consentito, verso quest' ultima dove per anni ho prestato collaborazione mettendo a disposizione la mia persona e la mia professionalità, in momenti difficili della vita politica e amministrativa di Brindisi con la vertenza energetica in piedi (paradossalmente ancora, più che mai, attuale e determinante nelle scelte di sviluppo del territorio) e l'esodo degli albanesi, infondendo tanto impegno ma ricevendo anche molto in termini di crescita professionale; e senza mai subire pressioni editoriali di nessun genere:
esempio di libertà di informazione.
Non posso, quindi, che esprimere condanna totale nei confronti di chi a questa libertà di informazione attenta, in
modo spregiudicato e sempre più evidente.
Ma mi domando, e giro a chi di competenza: stiamo davvero contrastando questa situazione che partita in sordina, con qualche censura qua e la, con la sempre più evidente arroganza di tanti editori - diventata, purtroppo,
regola strada facendo, che si cimenta sulla teoria dei numeri del "Dio
mercato", delle vendite per intenderci -, ha ridotto il diritto dovere di
cronaca a semplice fatto di spese e quindi di costi a tutto svantaggio della
qualità del prodotto?
Al punto che se c'è un collega, una testata o un editore di provincia che a questo sistema non vuole piegarsi e crede ancora nella libera informazione è costretto a subire ricatti o attentati.
Riflettiamo colleghi e, come ho avuto modo di ribadire anche come componente della Commissione Statuto nell'ambito del Consiglio Direttivo dell'Associazione Regionale della Stampa di Puglia, piuttosto che restare
ancorati a posizioni individuali, di numeri e di posti, cerchiamo di
guardare oltre: ad una Associazione ed ad un Ordine professionale che
difenda il diritto dovere di poter essere giornalisti perchè, ed è la mia
preoccupazione in questa logica dell'individualismo sfrenato e del
personalismo che impera, che a questo si voglia "attentare", ad
"imbavaglaire" quello che, a torto o a ragione, veniva considerato il quarto
potere.
Riflettiamo su questo finchè siamo in tempo.
Giusy Carruezzo, giornalista-pubblicista, componente Consiglio Direttivo
Regionale Associazione della Stampa di Puglia
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