Bari, 22/02/2006
Losappio ed il PEAR su “Ambiente & Agricoltura”
Soprattutto a Brindisi, dove si devono assumere decisioni in merito al progetto di realizzazione di un rigassificatore e alla stesura di nuove convenzioni da sottoscrivere con Enipower, Edipower ed Enel, c’è attesa per conoscere quali saranno le indicazioni che fornirà il PEAR (Piano energetico ambientale regionale) che la Regione Puglia sta provvedendo ad elaborare.
Il presidente della Provincia di Brindisi Michele Errico ha infatti dichiarato pubblicamente che è opportuno che alla firma delle convenzioni si proceda dopo il varo del PEAR affinché sulla questione energetica vi sia una convergenza ampia tra Provincia, Comune e Regione.
Anticipazioni importanti sulla posizione che sta assumendo la Regione sono fornite da un intervento dell’assessore all’Ecologia Michele Losappio pubblicato sul numero 5 della rivista a diffusione nazionale “Ambiente & Agricoltura”, in distribuzione proprio in questi giorni.
Il PEAR - afferma Losappio - affronterà vecchi nodi nel rapporto fra sviluppo ed ambiente, come ad esempio un eventuale tetto alla produzione energetica in una regione che ne produce in abbondanza e la sostituzione delle fonti più tradizionali ed inquinanti, carbone e petrolio, con altre come il gas”. Di certo non si sarà mai spazio per il nucleare. Su questo l’assessore regionale è categorico.
“Vogliamo, naturalmente, puntare molto anche sul fotovoltaico – dichiara Losappio nella rivista diretta da Sabino Porro - e per questo stiamo predisponendo una misura POR relativa ai finanziamenti 2007-2013 che possa sostenere la scelta di quanti, privati cittadini o enti pubblici, vogliano questi impianti tanto utili quanto purtroppo ancora molto costosi.
Insomma occorre un programma di solarizzazione che caratterizzi prima di tutto il settore civile, sia per il nuovo costruito che per il parco edilizio esistente”.
Losappio fa sapere, sempre su “Ambiente & Agricoltura”, che la Regione ha un atteggiamento positivo in merito all’uso delle biomasse: “vorremmo potenziarlo a condizione che non si finisca con il bruciare rifiuti o CDR e anche su questo versante stiamo predisponendo una misura POR che leghi il possibile finanziamento a dimensioni tese effettivamente a valorizzare il rapporto con il mondo agricolo e che, pertanto, non possono essere eccessive”.
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