Fasano, 23/02/2006
Affidamento mensa scolastica: il Tar dà ragione al Comune
Il Tar di Lecce, seconda sezione presieduta da Antonio Cavallari, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla ditta “Pastore, srl” contro il Comune di Fasano, avverso le determinazioni dirigenziali comunali che conclamavano la giustezza del prezzo offerto dalla ditta vincitrice la gara d’appalto per la gestione del servizio di mensa nelle scuole per l’infanzia di Fasano. “L’eventuale accoglimento del ricorso – scrivono i giudici amministrativi nella sentenza – non recherebbe alcun vantaggio in capo alla ricorrente. (…) Sussistono, tuttavia, giusti motivi per disporre la compensazione delle spese fra le parti costituite”. Dunque, l’affidamento, deliberato nel luglio scorso, del servizio di refezione scolastica all’Ati (associazione temporanea d’imprese) “R.R.Puglia” di Noci (quale mandataria dell’”Athena Service” di Fasano) è legittimo. Proprio quanto aveva sostenuto nelle tesi difensive l’avv. Ottavio Carparelli, capo dell’Avvocatura comunale di Fasano.
I fatti. A seguito dell’affidamento del servizio per complessivi mille pasti al giorno per cinque anni, con prezzo di 3,94 euro a pasto offerto dall’Ati “R.R.Puglia”, la “Pastore” aveva definito incongruo il prezzo offerto su quello a base d’asta di 4 euro stabilito dall’Amministrazione comunale nel capitolato d’appalto. Così, a seguito della cosiddetta verifica d’anomalia effettuata dalla commissione aggiudicatrice la gara, i commissari definivano congrui i 3,94 euro a pasto offerti dall’Ati “R.R. Puglia” e ri-affidavano il servizio mensa alla stessa associazione temporanea d’imprese. Avverso questi due provvedimenti, la “Pastore” presentava ricorso onde chiederne l’annullamento. Adesso, la sentenza del Tar che ha dato ragione al Comune di Fasano.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI FASANO PROVINCIA DI BRINDISI
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