Mesagne, 25/02/2006
A Sinistra sulla Commissione Urbanistica del Comune
La Casa delle Libertà di Mesagne, sempre impegnata a rimanere coerente col proprio leader nazionale e con la propria denominazione, “spara in libertà” ogni genere di affermazione anche contando sul fatto, non se ne abbiano i cronisti locali, che nessuno chiede il resoconto di ciò che è successo o quanto meno un minimo parziale riscontro.
Siamo stati accusati dal Polo di dietrofront perché, dopo aver chiesto sui giornali la elezione del Presidente della Commissione Uso e Assetto del Territorio una volta che si era pronti per farlo, lo scorso 22 febbraio, abbiamo, «senza motivazione» e per «una vera sudditanza politica verso i Ds, denotando assoluta mancanza di coraggio politico», permesso il rinvio del punto all’ordine del giorno. I fatti, non come li raccontiamo noi ma per come possono essere ripresi dai verbali e dal racconto dei tantissimi presenti, sono radicalmente diversi.
Il capogruppo dei DS, dr. Franco Damiano, chiede alla Commissione, motivandolo per il suo completo funzionamento, di sostenere la candidatura di Fernando Geusa anche in considerazione del fatto che la maggioranza non ha i voti necessari all’elezione. Il Polo, a sua volta, chiede una sospensione di pochi minuti per consultarsi ed il sottoscritto prende la parola poco prima della sospensione chiedendo ai consiglieri delle destre di consentire l’elezione del Presidente con il voto di astensione delle opposizioni di destra e di sinistra, considerando che la guida della Commissione è responsabilità diretta della maggioranza di governo e risolvendo quindi il problema della “vacanza” istituzionale senza alcuna contrapposizione di carattere politico assolutamente inadeguata ed inappropriata. Concludevo poi che, se il Polo avesse scelto un candidato tra i loro gruppi da contrapporre al candidato di maggioranza, io non l’avrei mai votato riservandomi la valutazione sul da farsi.
I consiglieri di centrodestra si riuniscono per pochi minuti e tornando in aula riferiscono che loro avrebbero votato per la candidatura alla Presidenza di Commissione l’arch. Maggiorano non potendo ottemperare alla richiesta di un voto di rispetto del galateo istituzionale poiché, poche settimane prima in Consiglio comunale (per l’elezione del rappresentante nella Commissione per i giudici popolari), alcuni consiglieri della maggioranza di centrosinistra erano venuti meno a questo criterio votando la consigliera Saracino anziché il candidato Guido voluto dal Polo.
Si prendeva atto di questa scelta, che io non commento perché ogni cittadino-elettore può valutare la congruità politica ed istituzionale dell’ “occhio per occhio”, e prima di passare alle votazioni veniva posta in discussione una mozione del capogruppo “Socialismo e Libertà” Indolfi Luigi e poi formalizzata dal membro di Commissione dr Franco, secondo la quale le Commissioni consiliari non sono più espressive della nuova geografia politica del Consiglio Comunale a causa dei diversi passaggi di “casacca”. Annotazione vera come anche legittima appare l’esigenza di conformare le Commissioni alla nuova maggioranza presente in Consiglio e quindi alle opposizioni nuove in quella Assise schierate. Tutto questo per fare in modo che le decisioni e le elezioni che si tengono nelle quattro Commissioni siano “proporzionalmente” in linea con quello che è il nuovo assetto dei diversi gruppi consiliari.
Il sottoscritto, proprio perché considero giusto questa ridefinizione delle presenze in Commissione e pur prevedendo che la scelta nuocerà alla rappresentanza del mio gruppo, ha votato a favore di questa mozione e quindi del rinvio del punto. Tant’è che in Conferenza dei Capigruppo, del 24 u.s., è stata formalizzata tale richiesta e presto verranno ridisegnate le Commissioni consiliari per garantire la equa partecipazione di tutti.
Si è rinviato il punto della elezione del Presidente quindi con una motivazione almeno altrettanto legittima quanto la motivazione delle destre di non volersi astenere sul candidato presidente che avrebbe permesso di avere già da quella sera una guida della Commissione: ma appare evidente che quando la verità si racconta a metà ognuno può speculare come meglio crede. Ma non si rende onore alla verità ed i fatti, come viene comunemente detto, sono argomenti testardi. Pertanto il centrodestra, pur essendo più sistematicamente presente rispetto al passato, non perde il vizio di fare opposizione attraverso la denigrazione dell’avversario politico e senza l’onestà di raccontare ciò che succede davvero.
E per esempio l’altra sera il Polo si dimenticato di raccontare col proprio comunicato che quando si è parlato delle oggettive pesanti conseguenze sulla città del Piano di Assetto Idrogeologico voluto dalla Regione Puglia di fronte alla condivisibile linea condotta dal Sindaco Sconosciuto e senza alcun intervento dei quattro (4) consiglieri del Polo è stata lasciata sola la consigliera Maggiorano a chiedere, quasi come un atto dovuto e senza alcuna motivazione a sostegno, la richiesta di rinvio del PAI al Tribunale delle Acque. Un ricorso al Tar quindi tanto importante che, qualora fosse utile, andrebbe compiuto comprendendo bene le ragioni e le convenienze. Forse il Polo era troppo intento – ancora una volta – a fare demagogia sui danni rinvenienti per i cittadini ma disinteressandosi di come poterli alleviare e non complicare. Per fortuna giorno 2 marzo prossimo, in occasione del Consiglio comunale appositamente convocato, ognuno renderà conto delle proprie ragioni.
Giancarlo CANUTO
Capogruppo Consiliare A Sinistra Mesagne
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