Brindisi, 01/03/2006
Sarà realizzato l’Istituto Internazionale per il Mediterraneo e i Balcani
Sarà realizzato a Brindisi l’Istituto Internazionale per il Mediterraneo e i Balcani. L’obiettivo di fornire conoscenze su temi di politica estera e di sicurezza alla Regione Puglia, alle Province del Grande Salento e ad altre istituzioni nazionali ed internazionali, tramite l’organizzazione di Forum, per creare un network strategico di personalità (esponenti politici, leader di altre nazioni, intellettuali ecc.) di aziende, enti e centri di studi.
I Paesi verso cui si indirizzerà l’attività dell’Istituto sono quelli dell’euro-partenariato: 25 europei e 10 del Sud del Mediterraneo. Questa non esclude comunque l’attenzione verso quella vasta zona collocata tra l’Afghanistan e il Marocco. Per la regione balcanico-danubiana saranno circoscritte le cinque repubbliche dell’ex Jugoslavia le quali nascondono una complessità di problemi che la guerra non è riuscita a risolvere: serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini, musulmani bosniaci, albanesi, bulgari, rumeni, slovacchi, cechi, ucraini, rom, turchi costituivano un miscuglio etnico e religioso, tenuto insieme da un regime socialista, che non è mai riuscito a dare a questi gruppi nazionali una comune identità.
L’Istituto nasce da un’idea progettuale dalla Provincia di Brindisi e realizzata grazie alla sensibilità politica e culturale della Regione Puglia, del suo presidente Nichi Vendola e del suo assessore al Mediterraneo, Silvia Godelli, dai presidenti delle Province di Brindisi, Lecce e Taranto, impegnati nella realizzazione del progetto Grande Salento, dall’Unimed (Unione delle Università del Mediterraneo, della Camera di Commercio di Brindisi e delle Università di Bari e Lecce.
Nel presentare questo importante progetto il capo di Gabinetto della Provincia di Brindisi Giuseppe Acierno, che sta coordinando gli aspetti organizzativi, ha dichiarato che “l’Istituto Internazionale per il Mediterraneo e i Balcani rafforza l’idea di Grande Salento quale soggetto attuatore di una politica a sostegno della solidarietà e dell’accoglienza, capace di contribuire a far crescere una cultura pronta ad affrontare i temi più importanti in questo periodo in cui più difficile è il rapporto tra le sponde del Mediterraneo a causa delle note vicende internazionali”.
“La sfida – ha dichiarato Franco Rizzi, direttore generale dell’Unimed - è di riportare Brindisi al centro di quello che era il suo rapporto con il Mediterraneo in generale e con i Balcani nel particolare attraverso gli strumenti della cultura. Questo istituto si confronterà su due direttrici: verso i Balcani in modo da capire il processo di stabilizzazione e integrazione; verso il Mediterraneo per comprendere i movimenti di fondo delle società e come da questi movimenti si arrivi ad avere le forme di convivenza democratica”.
“In questo modo – ha dichiarato il presidente Errico – vogliamo candidare Brindisi a centro dell’attenzione nazionale e internazionale facendola diventare punto di snodo dei problemi che impediscono il dialogo tra tutti i Paesi del Mediterraneo. Questo Istituto nasce in sinergia con la facoltà di Scienze politiche con indirizzo internazionale che sarà avviata dal prossimo anno accademico a Brindisi. Il senso è proprio questo: mettere insieme le competenze che si sono accumulate altrove e portarle qui perché ne possano approfittare soprattutto i giovani in funzione di una loro professionalità che si andrà a formare in loco. Un percorso che facciamo insieme, tra gli altri, alle Province di Taranto e Lecce in un’ottica di grande coinvolgimento di tutte le autonomie locali del Salento. Questa è un’iniziativa importante che servirà al Grande Salento, all’Italia intera e ai Paesi dei Balcani e del Mediteraneo”.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI
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