Brindisi, 03/03/2006
Convenzioni, DS: “il problema non è firmare presto o tardi, ma negoziare subito assetto delle centrali”
I Democratici di Sinistra della città di Brindisi esprimono la loro preoccupazione di fronte al succedersi degli eventi riguardanti il rapporto tra Istituzioni Locali e le imprese produttrici di energia. Tali eventi evidenziano un atteggiamento, soprattutto da parte dell’Amministrazione Comunale di Brindisi, che mira a chiudere in fretta e furia il negoziato con le imprese produttrici di energia sulla base di un confronto minimale imperniato sulle risultanze del Documento redatto dal Comitato Tecnico integrato da qualche richiesta di contributo e da qualche rassicurazione.
Nello stesso tempo evidenziano una situazione di stallo del negoziato con le imprese sui temi del territorio, della tutela della salute e dell’ambiente dell’impatto sulle strutture portuali e sulla logistica e del sostegno allo sviluppo economico e occupazionale del territorio.
Nel frattempo Enel ed Edipower, assumono iniziative come se le Convenzioni fossero state già firmate (forse qualcuno ha dato già loro questa assicurazione?), e presentano progetti per realizzare nuove infrastrutture portuali per lo scarico delle enormi quantità di carbone (evidentemente ritenute irriducibili) e per il carico di ceneri e gessi occupando nuove banchine per realizzare nuovi nastri trasportatori e asservendo così tutti gli spazi portuali industriali e commerciali alle esigenze delle industrie elettriche. La cosa più preoccupante e che questi progetti ottengono il benestare e il parere degli Uffici del Ministero delle Attività Produttive e degli Uffici del Comune di Brindisi sulla base di quanto contenuto nel Documento del Comitato Tecnico che assurge così al ruolo di Convenzione.
E’ ORA DI FARE CHIAREZZA – BISOGNA BLOCCARE QUESTE INIZIATIVE ALTRIMENTI SI RISCHIA DI DISCUTERE LE CONVENZIONI A FATTI COMPIUTI.
I Democratici di Sinistra della città di Brindisi, ribadendo le proposte formulate nel Documento della Direzione Provinciale del 25 Ottobre 2005 già sottoposte ad un confronto articolato con le altre forze politiche e con le forze sociali ribadiscono la propria convinzione che le Convenzioni debbano essere inquadrate nella strategia programmatoria e nelle scelte prescrittive che caratterizzeranno il Piano Energetico Regionale.
Questo però non fa venir meno la necessità di avviare, in tempi brevi, il negoziato serrato con le imprese sui problemi rimasti aperti nel corso del confronto con il Comitato Tecnico, o non ancora affrontati. Di seguito ne sintetizziamo alcuni.
1) Aprire un confronto sul piano Politico-Istituzionale sui numerosi “dinieghi” o “indisponibilità” o “inaccettabilità” contenuti nel Documento del Comitato Tecnico.
2) Ridurre la quantità di carbone. Il problema riguarda sia la Centrale di Brindisi Sud che quella di Brindisi Nord, ricercando soluzioni sia nella rideterminazione del mix di combustibili, che nel rivedere l’assetto impiantistico e l’alimentazione a carbone, dando priorità e certezza alla realizzazione del’impianto a ciclo combinato.
3) Preservare le potenzialità del Porto – Assumendo il principio che le attività di scarico del carbone e di carico dei reflui debbano essere delocalizzate in strutture appositamente realizzate dai soggetti interessati e che, nel frattempo, non un metro in più di banchina deve essere destinato alla movimentazione del carbone. In questo contesto bisogna porre il problema della riduzione dei tempi della concessione provvisoria a Edipower della banchina di Costa Morena Est.
4) Negoziare, anche con l’intervento della Regione, la realizzazione del Sistema Autonomo Pubblico di Monitoraggio e Controllo, individuando finalità, adeguatezza organizzativa, scientifica e tecnologica, modalità di finanziamento della strutture e della gestione del Sistema.
5) Definire l’articolazione del Rapporto col Territorio, assumendo il principio del risarcimento degli effetti negativi del forte impatto territoriale sul piano ambientale, della salute dei cittadini, delle interferenze e delle distorsioni sulle attività economiche e sullo sviluppo. Tale risarcimento non si realizza solo con contributi economici, ma anche con interventi diretti sul territorio e sulla città, con sostegno progettuale e finanziario a nuove attività produttive, con sviluppo della ricerca e della formazione, con investimenti per recuperare le potenzialità attrattive del territorio rispetto a nuovi insediamenti produttivi, con coinvolgimento di imprese e lavoratori locali nelle attività di costruzione e di manutenzione.
I Democratici di Sinistra della città di Brindisi sono consapevoli che le dinamiche del periodo preelettorale non aiutino lo svolgimento di un negoziato nel contempo sereno e serrato. Questo però non vuol dire che non si possa programmare fin da adesso, subito dopo lo svolgimento delle elezioni politiche, una trattativa stringente e conclusiva con le imprese produttrici di energia elettrica per evitare che, nell’attesa, le stesse imprese procedano nella realizzazione dei loro programmi stabiliti unilateralmente col tacito consenso delle Istituzioni Locali.
I Democratici di Sinistra della città di Brindisi, nei prossimi giorni, apriranno un confronto con le proprie rappresentanze consiliari del Comune di Brindisi, della Provincia, della Regione per individuare i percorsi per rilanciare e realizzare le proposte contenute nel Documento della Direzione Provinciale
COMUNICATO STAMPA
UNIONE CITTADINA D.S. DI BRINDISI
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