Brindisi, 06/03/2006
Il console Morganti ad un convegno di Azione Giovani, resoconto
Sabato 4 Marzo si è svolto a Brindisi presso la casa del turista l’importante convegno organizzato dalla federazione provinciale di Azione Giovani di BRINDISI in collaborazione con le associazioni culturali AREA ed IDENTITA’ EUROPEA, su un tema di estrema attualità:
“L’INVENZIONE DELL’OCCIDENTE – L’URTO DEI FONDAMENTALISMI E LA TUTELA DELL’EUROPA UNITA”.
Il convegno, che nel titolo riprendeva un fortunato saggio del Professor Franco Cardini, ha visto una vastissima partecipazione di pubblico, che è intervenuto non numerose domande rivolte soprattutto al relatore principale, il Professor Adolfo Morganti, coordinatore nazionale dell’associazione di matrice cattolica “Identità Europea”. Per Azione Giovani, sono intervenuti il Presidente Provinciale di AG di Brindisi, Luca De Netto, ed il dirigente nazionale Antonio Tisci, che hanno insistito sulla forte necessità di valorizzare e riscoprire una autentica identità europea soprattutto nelle sue radici cristiane e greco-romane, anche a fronte di un’avanzata di fondamentalismi di diversa natura, a cui occorre rispondere sì con fermezza, ma sempre promuovendo il dialogo ed il rispetto delle differenze e delle tradizioni.
“Anche questo incontro – ha dichiarato il presidente provinciale di Azione Giovani, Luca De Netto – si inserisce nel solco di quella elaborazione culturale d’avanguardia che da sempre la nostra comunità politica cerca di produrre. E’stata infatti proprio Azione Giovani, circa un anno e mezzo fa, a promuovere il primo incontro nella nostra provincia tra la destra politica, i tradizionalisti cattolici e le comunità islamiche del Salento, lanciando fortemente l’idea per cui l’Italia – ed il Sud in particolare – debba essere un ponte nel Mediterraneo per la costruzione di un’Europa politica che guarda ai paesi arabi in un’ottica di collaborazione e di dialogo.”
Il coordinatore provinciale di Area, l’assessore Cesare Mevoli, ha sottolineato come sia significativo che i maggiori segnali di apertura e di dialogo verso il mondo arabo vengano oggi dalla destra politica e dal mondo cattolico, aree culturali che, proprio perché sono forti ed orgogliosi della propria identità, riescono più di altre ad interagire e a comprendersi con altre civiltà sicuramente ricche di tradizioni e valori, con cui dialogare anche per estirpare insieme la piaga del terrorismo.
La relazione del Professor Adolfo Morganti ha illustrato come da un punto di vista storico, geopolitico e culturale la dizione di occidente sia in realtà poliedrica, in quanto teoricamente potrebbe andare dal Giappone al Sudafrica, dagli Stati Uniti alla Russia. “Pertanto – ha detto Morganti - è più corretto ed utile insistere sull’idea di Europa, soprattutto nell’attuale periodo storico che vede la necessità di una grande forza che, forte di una tradizione universale che si origina a Roma e continua nell’impero cristiano medioevale, sia in grado di unire nelle differenze, di aprire e di conservare, di confrontarsi e di mantenere una profonda identità. L’unico blocco geopolitico e culturale che abbia queste caratteristiche è solo l’Europa, che deve avere il coraggio di ritrovare se stessa, la sua naturale dimensione mediterranea, le incancellabili radici cristiane su cui per secoli si è retta la sua peculiarità ed una propria strategia che tuteli gli interessi europei, non sempre coincidenti con quelli d’oltreoceano”
COMUNICATO STAMPA FEDERAZIONE A.G.
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