Brindisi, 07/03/2006
Donati gli organi dell'uomo caduto da un carro di carnevale
Un espianto multiorgano è stato effettuato nell’ospedale “A- Perrino” di Brindisi per espressa volontà dei familiari sul corpo di Lorenzo Caputo, 54 anni, operaio di Torchiarolo che ha perso la vita in seguito ad una caduta accidentale nel corso di una sfilata di carri Carnevaleschi a San Pietro Vernotico.
Sono stati prelevati fegato, cuore, reni e cornee.
La moglie e il figlio di 19 anni hanno concordato sull’autorizzazione che ha reso possibile il grande gesto d’amore della donazione.
I medici, dopo aver accertato la morte celebrale, hanno attivato la procedura stabilita in questi casi per l’espianto. E’ stata avvisata la direzione sanitaria del “Perrino” e successivamente si è insediato il collegio medico che ha terminato gli esami nella notte.
Solo dopo questa prima fase si è proceduto all’espianto che si è protratto per molte ore. Sono intervenute tre equipe mediche provenienti da Torino, Bologna e Bari.
Nel capoluogo pugliese sono stati destinati i reni.
A Torino i medici hanno trasportato il fegato mentre a Bologna ha trovato utilizzazione il cuore.
Gli occhi del compianto Caputo “vedranno” ancora dopo che si procederà al trapianto delle cornee su un nuovo paziente.
Al momento sono depositate nella cosiddetta banca delle cornee di Bari.
Fegato, cuore e reni sono stati, invece, già trapiantati, quindi continuano a svolgere le loro funzioni in altre persone. Nulla si sa di costoro. Come è noto, infatti, per legge non è possibile conoscere i nomi dei beneficiari della donazione.
“Questo meraviglioso atto d’amore che è la donazione d’organi — afferma il direttore generale dell’Ausl BR/1 Guido Scoditti — è il trionfo della vita sulla morte. Sento il dovere di ringraziare i familiari del donatore perché questo gesto è senza dubbio il migliore esempio che si possa fornire ai cittadini per sensibilizzarli proprio alla donazione.
Ringrazio ovviamente anche i chirurghi e tutti gli altri medici per la bravura dimostrata nell’intervento: il personale del laboratorio d’analisi e del centro trasfusionale, i cardiologi, la psicologa, insomma tutti.
Occorre ricordare che l’espianto degli organi avviene a cuore battente e che pertanto la collaborazione e il coordinamento tra reparti è importante.”
COMUNICATO STAMPA AUSL BR/1
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