Ceglie M.ca, 10/03/2006

Eroina. Padre e figlio in manette

Ieri notte, al termine di una complessa attività di investigazione sul conto di soggetti indiziati di essere coinvolti in un grosso traffico di droghe, i Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica, al comando del Maresciallo Sante Convertini, raccogliendo un chiaro invito della Comunità cegliese preoccupata dal fenomeno, hanno chiuso un altro capitolo della loro offensiva al traffico di stupefacenti in quel Comune.
Con l’aiuto di unità Carabinieri cinofile antidroga, hanno fatto irruzione nottetempo all’interno dell’abitazione di via Toselli, di Leonardo C., anni 39, disoccupato, che alle due di notte ancora aveva accesa la luce al suo interno.
Insospettiti i Carabinieri hanno circondato l’appartamento, tenendone d’occhio le finestre e contemporaneamente sono entrati in azione dai due ingressi anteriore e posteriore della casa.
I sospetti dei Carabinieri sono nati dal via vai di giovani da quell’abitazione. Infatti, due anni fa Leonardo C. aveva già subito un’irruzione dei Carabinieri di Ceglie e dei Carabinieri cinofili, ma all’epoca un cagnolino di piccola taglia presente nell’appartamento vanificò il celebre fiuto dei cani lupo dell’Arma.
Ieri però non è andata così: il piccolo animale è stato rinchiuso in una stanza, mente – sbigottito – Leonardo C. assisteva alle operazioni. Improvvisamente i cani dei Carabinieri sono balzati inferociti sul letto matrimoniale della camera del Leonardo. Chiaro il segnale: il mobile è stato smontato pezzo per pezzo rinvenendo, nascosti nell’intelaiatura, nelle zampe in legno e dentro la lana del materasso, ben 21 grammi di eroina purissima, suddivisa in tre pietre marroni, ancora da tagliare. In manette sono finiti Leonardo ed il figlio D., minorenne, associato al carcere dei minori di Monteroni. Al vaglio la posizione della moglie.
A chi era destinata tutta quella droga? Le indagini proseguono.

COMUNICATO STAMPA REGIONE CARABINIERI PUGLIA - COMPAGNIA DI FASANO