Brindisi, 19/03/2006
Tagli alla Difesa: rischio per i lavoratori della Samir dopo la Coopsema
I tagli operati da parte del governo nella ultima finanziaria nel
settore della Difesa per quanto riguarda pulizie,
manovalanza ,ristorazione hanno colpito
la nostra città non solo all'aereoporto militare ma anche
all'arsenale della marina militare.
Al caso dei lavoratori della coopsema ,impegnati nel lavoro di
pulizia
dell'aereoporto militare di brindisi,a cui è stato ridottol'orario di
lavoro da 5 ore a 2 ore giornaliere si e' aggiunta un'altra
incredibile storia di ricatto occupazionale.
A 6 lavoratori della ditta samir,impegnati da 25 anni in lavori di
pulizia all'interno dell'arsenale della marina militare di Brindisi,
veniva proposto dalla ditta che aveva vinto l' appalto ,l'Aulonia di
Francavilla Fontana,di lavorare 45 minuti al giorno .
E' seguita la energica protesta di questi lavoratori che hanno
affermato che tale proposta era una offesa alla dignità personale,e
che 45 minuti non bastavano nemmeno a pagare la benzina per recarsi sul
posto di lavoro.
Di fronte a questa difficile situazione abbiamo assistito anche ad
uno strano stop alla iniziativa della locale direzione dell'arsenale che stava cercando di trovare una soluzione temporanea,in attesa di novità che
sono poi maturati nella decisione ,a livello nazionale, di destinare
200 milioni di euro ai settori che avevano ricevuto tagli incredibili.
Pensavamo di aver toccato il fondo con la vicenda dei lavoratori
/trici dell'aereoporto militare,ma c'eravamo sbagliati.
Quello che sta accadendo nell'arsenale di Brindisi è una offesa ,una
vergogna per l'intera città che bisogna assolutamente cancellare.
In tutta Italia i lavoratori /trici stanno protestando contro questa
situazione e si sta aspettando da un momento all'altro la firma del
ministro Martino alla ripartizione delle diverse armi dei 200 milioni
di euro e cosi' ripristinare una situazione di tranquillità economica
ed occupazionale.
La Confederazione Cobas di Brindisi ritiene possibile sanare la
situazione di questo gruppo di lavoratori all'interno di questa
reale prospettiva e per sostenere ciò ha chiesto un incontro con la
prefettura ,allo scopo di chiederne il sostegno.
La Confederazione Cobas chiederà,così come aveva già fatto in
precedenza per i lavoratori/trici impegnati all'aereoportomilitare,
l'intervento del comune e della provincia sulla Marina Militare ,
affinchè ripristini la situazione com'era
prima di questi tagli.
Sono pochi i lavoratori interessati ma meritano il massimo aiuto
possibile.
La nostra città non può permettersi nemmeno la perdita di un solo
posto di lavoro.
COMUNICATO STAMPA Cobas di Brindisi
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