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Brindisi, Avio, DS: “un ruolo centrale al settore aerospaziale"



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Brindisi, 20/03/2006

Avio, DS: “un ruolo centrale al settore aerospaziale"

La vicenda AVIO di Brindisi, ritornata attuale nei giorni scorsi, necessita di alcune puntualizzazioni ed aggiornamenti.

Infatti, il clima della campagna elettorale, rischia di ridurre un problema così importante per tanti lavoratori, alla sola attribuzione dei meriti della soluzione di una vicenda che ancora, non si è completamente conclusa. Riteniamo, come Democratici di Sinistra, che il caso Avio deve essere affrontato in modo organico, sicuramente partendo dal rilancio dello Stabilimento di Brindisi (tra i più moderni ed efficienti dell’intero gruppo ) salvaguardando i livelli occupazionali (oltre 800 lavoratori) ma anche ponendo l’accento sui futuri assetti societari venutisi a determinare dopo la vendita del pacchetto di maggioranza, avvenuta nel 2002, alla finanziaria Carljle che, potrebbe rimettere, proprio entro il 2006, sul mercato le quote di proprietà. I Democratici di Sinistra, nel 2002, insieme a tanti altri, chiedevano che la cessione tenesse conto dell’interesse nazionale strategico con Imprese Europee.
Questione ripresa ,di recente, nel Programma de L’Unione che a proposito della necessità di sostenere le Imprese Italiane ai progetti europei recita:“... un ruolo centrale va attribuito al settore aerospaziale il solo settore che parte da posizioni consolidate.”

A questo il governo di centro destra in questi 5 anni non ha mai dato risposta. Anzi la vicenda Avio è il più palese degli esempi della grande disattenzione del governo in quanto azionista di riferimento di Finmeccanica, che , presente in Avio con il 30% delle quote, ha fin dall’inizio considerato la vicenda con fastidio.
Numerose interrogazioni, interventi e richieste di incontri, sono state avanzate da lavoratori, sindacati e Parlamentari tanto più nell’imminenza del ricorso alla cassa integrazione, tutt’ora in corso per centinaia di lavoratori. Vane, per anni, le grida di dolore provenienti nel territorio brindisino sono rimaste inascoltate dal governo nazionale di centro destra che con le sue scelte antimeridionali, ha messo in discussione sia una prospettiva positiva di sviluppo per il settore aeronautico a Brindisi, sia anche la possibilità di rilanciare l’industria aeronautica nazionale con investimenti mirati all’innovazione ed alla ricerca di nuove tecnologie ed alla formazione.
Nella nostra Regione, polo di eccellenza per l’industria aeronautica, Brindisi può diventare volano strategico per tale settore che è composto ,oltre che da Avio ,da altre grandi Imprese come Agusta ed Officine Aeronavali con complessivi 1500 dipendenti , che svolgono attività di manutenzione e revisione per aerei, elicotteri, motori, oltre che di costruzione di parti importanti di elicotteri. Alle grandi si aggiungono le piccole e medie imprese, che hanno circa un migliaio di addetti, impegnati sia in programmi di fornitura alle industrie del territorio che nello sviluppo di attività per il mercato generale del settore.

Per queste ragioni, i Democratici di Sinistra, per anni, attraverso i loro rappresentanti istituzionali, hanno chiesto al governo nazionale di aprire un tavolo per mettere al centro della discussione l’aeronautica a Brindisi che, partendo dal caso Avio, delineasse una prospettiva di sviluppo.. Sensibile al problema è stato il governo di centrosinistra della Regione Puglia che sottoscrivendo un protocollo con Finmeccanica darà a Brindisi l’ opportunità di tutelare le manutenzioni aeronautiche e creare le condizioni di sviluppo di un sistema integrato di revisioni per tutta l’area del Mediterraneo.
Bisogna, ora, recuperare ritardi, inadempienze e superficialità di un governo e di una maggioranza che non ha saputo dare risposte nonostante i clamorosi impegni che, puntualmente, sono stati disattesi. I lavoratori ricorderanno le assemblee aperte ai parlamentari dove il governo rappresentato nella figura di qualche sottosegretario, si impegnava davanti a centinaia di lavoratori, salvo dimenticarsi ,durante i numerosi provvedimenti, di assegnare i finanziamenti necessari per far uscire dalla cassa integrazione e dalla precarietà i dipendenti Avio. Addirittura sono stati bocciati, in alcuni casi, anche gli emendamenti dell’opposizione di centro sinistra che, per tener fede presso il Ministero delle Attività Produttive, in data 21 ottobre 2005, presentava proposte di stanziamento di risorse, da destinare all’Amministrazione Militare del Ministero della Difesa finalizzati alla manutenzione e revisione di motori. La situazione occupazionale dell’Avio derivata dal crollo degli ultimi anni delle commesse di manutenzione di motori aeronautici militari , registrava un calo da 80 milioni/anno nel 2000 a circa 20 milioni /anno nel 2005.
Il Ministero delle Attività Produttive, sentito lo Stato Maggiore delle Forze Armate, ottenne rassicurazioni circa il reperimento delle risorse finanziarie che avrebbero consentito il raggiungimento di ordini da parte del Ministero della Difesa ad Avio Spa., per gli anni 2006/2007, con lo stanziamento di 25 milioni di €. Fu data anche la disponibilità da parte sempre del Ministro della Difesa a ricercare nell’ambito delle risorse della legge finanziaria 2006 gli ulteriori 25 milioni di € annui. Inutili i tentativi del centro sinistra, ed in particolare dei DS, di far mantenere gli impegni. Passò la legge finanziaria ed il collegato fiscale.
Non solo il governo era inadempiente, ma nessuno si è fasciata la testa. Mai una parola contro le scelte governative da parte dei Parlamentari di centro destra della provincia di Brindisi. Nessuna reazione ad un impegno scritto e non mantenuto. Fino alla conversione in legge del Decreto Legge 6 marzo 2006, recante misure urgenti per il reimpiego di lavoratori ultra cinquantenni che recupera in extremis all’art. 4, risorse finanziarie pari a 100 milioni di € in favore del Ministro della Difesa.

I Democratici di Sinistra, attraverso un Emendamento presentato alla Commissione Difesa della Camera a firma Minniti ( responsabile nazionale dei Democratici di Sinistra del settore Difesa) e Luongo, hanno individuato come prioritario l’uso dei 100 milioni per le prestazioni di manutenzione e dei servizi di pulizia, mensa e manovalanza. L’emendamento è stato fatto proprio dalla Commissione ed è stato presentato in aula. “ Una risposta dovuta” dice giustamente Minniti…”alla forte mobilitazione dei lavoratori per la quale ci siamo impegnati fin dalla discussione della Finanziaria”.

Nel frattempo a Roma, presso il Ministero della Difesa si sono avviati incontri per iniziare le necessarie procedure di destinazione delle somme all’Avio di Brindisi. A tal fine sono stati già presi i dovuti contatti ed è stato altresì sollecitato, sempre da parte dei rappresentanti dei DS, il Gabinetto del Ministro che in queste ore dovrà decidere le priorità, soprattutto quella riguardante la grave crisi occupazionale nella quale versa lo Stabilimento Avio di Brindisi.

COMUNICATO STAMPA DS BRINDISI


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