S. Vito dei N.nni, 21/03/2006
3° concorso per il premio di laurea “Lanza del Vasto”
Pubblicato il bando del 3° concorso per l’assegnazione del Premio di laurea “Lanza del Vasto” per tesi sul pensiero, l’insegnamento e l’opera del filosofo.
Il premio è stato istituito, nel 2003, dal Comune e la Pro Loco di San Vito dei Normanni, per onorare l’illustre filosofo sanvitese LANZA DEL VASTO (1901-1981), apostolo della nonviolenza.
All’assegnazione del premio, di € 1.500,00, possono partecipare coloro che conseguiranno la laurea negli anni solari 2006 e 2007, con tesi sull’argomento del bando.
Le domande di partecipazione, con i relativi allegati, devono essere presentate entro il 28 febbraio 2008 al Comune di San Vito dei Normanni.
Lanza del Vasto, pseudonimo di Giuseppe Lanza, filosofo, saggista, scrittore, poeta, pittore, scultore, musicista, nacque in San Vito dei Normanni il 29 settembre 1901. Qui visse la sua infanzia, poi venne mandato a studiare in Francia.
Nel 1928 conseguì la laurea in filosofia presso l’Università di Pisa.
Trasferitosi nuovamente all’estero gira per il mondo approdando anche in India dove incontra Gandhi, dal cui pensiero ed azione resta colpito.
Dal Mahatma ricevette l’appellativo di ‘Shantidas’, che significa ‘Servitore di pace’, e la ‘missione’ di propagare le comuni idee nonviolente in Occidente.
Cosa che Lanza fa, qualche anno dopo essere tornato in Francia, fondando l’Ordine Laborioso dei Gandhiani d’Occidente, più noto come ‘Comunità dell’Arca’, prendendo a modello gli ‘ashram’ gandhiani.
La Comunità è un ordine patriarcale, non violento, rurale, artigiano, ecumenico, che si diffonde, assieme al pensiero del suo creatore, in molte Nazioni di diversi Continenti, dove è tuttora presente in vari modi.
Durante la sua lunga vita Lanza scrive numerosi libri, tradotti in varie lingue, ispirati alla sua filosofia ed alle sue esperienze, nonché libri di poesie e di teologia.
La morte lo coglie in Spagna il 5 gennaio 1981 dove si era recato in visita ad una sua Comunità.
Le sue spoglie riposano in Francia a “La Borie Noble”, vicino a Montpellier, casa madre della Comunità dell’Arca.
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