Brindisi, 23/03/2006

25/3 UdS: incontro con l’ass. Liberi Studenti Contro Tutte le Mafie

“Accenti aspri della Calabria, cantilene della Campania, la strascicata parlata di Puglia, il siciliano rotondo della provincia di Palermo”. Luciano Violante, qualche anno fa, faceva parlare così le vittime della mafia in un suo monologo. Vittime illustri o destinate all’oblio della dimenticanza, uccise per sbaglio o in cruenti attentati mirati.
Ancora oggi commemoriamo Falcone e Borsellino, e il recente omicidio Fotrugno ci ha fatto ricordare che la mafia non è morta, ma anzi, continua a sopravvivere, subdola e sempre più vigorosa, fortificata da quell’elisir di lunga vita che è l’omertà.

LA MAFIA UCCIDE. IL SILENZIO PURE. E adesso noi studenti siamo davvero stanchi. Stanchi di subire, di fingere che nessuno paghi il pizzo e che la corruzione sia solo un ricordo; stanchi di tacere, in una Puglia che, come il resto del Sud, è attanagliata da questo problema. Per questo per la mattina del 25 marzo ’06 presso il liceo linguistico e pedagogico “E. Palumbo”, l’Unione degli Studenti, la Consulta Provinciale degli Studenti e la Provincia di Brindisi ha organizzato un incontro con l’associazione Liberi Studenti Contro Tutte le Mafie, rappresentata da Tito Russo, Luca Lombardi e Gianni Cotugno, calabresi, che esporranno la loro esperienza di vita in una zona in cui è normale convivere con la Mafia e apriranno un dibattito sul tema; da notare anche l’intervento di Roberto Iovino, responsabile della campagna antimafia portata avanti dall’Unione degli Studenti, campagna che oltre a garantire una consistente partecipazione al corteo contro tutte le mafie tenutosi a Reggio Calabria il 18 febbraio scorso sta operando concretamente organizzando la manifestazione regionale del 21 marzo a Foggia .

Questi ragazzi sono l’emblema di una generazione che vuole riappropriarsi di ciò che le appartiene: una vita normale, senza il continuo timore di uscire da casa e non tornarvi più o di rischiare la vita ogni volta che si tenta di esprimere la propria idea.

Un incontro tra realtà sorelle, la Puglia della Sacra Corona Unita, la Calabria della ‘Ndrangheta e la Campania della Camorra; tre nomi diversi per indicare un solo mostro, una novella Idra dalle tante teste che vanno tagliate tutte insieme per evitare che da una si rigeneri l’altra; e questa lotta noi studenti pugliesi vogliamo davvero intraprenderla, non per un semplice senso di solidarietà nei confronti dei nostri compagni calabresi e campani, oltre che ovviamente pugliesi, ma perché quello della Mafia è un problema che sentiamo sul serio, come sentiamo il bisogno di confrontarci con realtà simili alla nostra e di agire finalmente per ottenere un cambiamento radicale, attraverso un progetto di cittadinanza attiva che veda la cooperazione con le istituzioni, le quali devono garantire come diritto ciò che la Mafia concede come favore.
E adesso ammazzateci tutti.



Unione Degli Studenti – Provincia di Brindisi
www.udspuglia.it