Brindisi, 24/03/2006
I carciofi egiziani mettono in crisi il mercato locale
Una presenza assolutamente straordinaria di carciofi provenienti dall’Egitto sta mettendo in seria difficoltà il mercato di Brindisi, uno dei più importanti d’Italia per questo prodotto.
A lanciare l’allarme è la Confagricoltura, che ha segnalato alle Autorità competenti un andamento anomalo nelle importazioni, che ha determinato uno squilibrio tra domanda e offerta e sta seriamente danneggiando la produzione interna, con un conseguente crollo delle quotazioni all’origine. Il presidente nazionale di Confagricoltura, Federico Vecchioni, ha scritto al ministro per le Politiche agricole, Gianni Alemanno, per chiedere maggiori e più rigorosi controlli alle frontiere, soprattutto per quello che riguarda la sicurezza alimentare.
“La provincia di Brindisi -, ricorda Antonio Pennetta, presidente della sezione economica regionale orticoltura della Confagricoltura Puglia - è il più importante bacino produttivo di carciofi del nostro Paese e da anni lavora per qualificare al meglio il prodotto, anche dal punto di vista sanitario e dell’impatto ambientale, limitando al massimo l’utilizzo di fitofarmaci. Cosa che, verosimilmente, non avviene nelle coltivazioni di carciofi egiziani, che, tra l’altro, possono contare anche su una manodopera a bassissimo costo. Queste tematiche saranno oggetto anche di una puntata della trasmissione di rai 1 “Occhio alla spesa” e che sarà trasmessa il prossimo 11 aprile”.
In vista della campagna di raccolta appena avviata Confagricoltura chiede anche di attivare iniziative promozionali a sostegno del carciofo italiano che, oltre ad essere uno dei patrimoni della tradizione culinaria nazionale, rappresenta anche una delle principali fonti di reddito per gli agricoltori pugliesi.
COMUNICATO STAMPA Confagricoltura UNIONE PROVINCIALE DI BRINDISI
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