Mesagne, 29/03/2006
Confagricoltura, Vecchioni: Governo e Regioni diano risposte chiare ed impegni precisi
Confagricoltura chiede al governo e alle regioni risposte chiare ed impegni precisi, per un’effettiva svolta, a favore degli utilizzi energetici delle biomasse d’origine agricola. Lo ha detto il presidente della confagricoltura, Federico Vecchioni, intervenendo al convegno sulle “Bioenergie”, tenutosi a Mesagne il 28 marzo presso un affollato auditorium del castello ed organizzato da Lions e Confagricoltura di Brindisi.
Vecchioni ha ricordato che la possibilità di utilizzare le produzioni agricole o forestali per produrre energia, in luogo delle materie prime di origine fossile, è tutt’altro che nuova; ma rispetto al passato, ci sono almeno tre elementi che ne rafforzano le potenzialità: gli impegni di contenimento dei gas ad effetto serra; il crescente costo del petrolio, per il quale non si prevede un’inversione di tendenza; la necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento.
“Per gli agricoltori – ha detto Vecchioni - le attività forestali e le coltivazioni di biomasse dedicate all’uso energetico, hanno un ruolo importante, in un quadro di sviluppo sostenibile che consideri il nostro ruolo per la tutela dell'ambiente e le necessità di diversificazione produttiva.”
La Confagricoltura è stata fra i primi a vedere, nello sbocco energetico, una delle principali soluzioni, per fornire alternative convincenti ai nostri produttori e per coniugare in termini di efficienza economica, l’attività d’impresa e la tutela dell’ambiente.
“Questi principi si sono affermati – ha detto Vecchioni. - ma non siamo ancora giunti a quella concretezza che è indispensabile per dare effettiva e ampia diffusione sul territorio, alle scelte di indirizzo. Rispetto a paesi come Francia o Germania, l’Italia è in ritardo. Occorre recuperare, anche perché le difficoltà di mercato toccano diversi settori, mentre l’ombrello protettivo della pac è fatalmente destinato a ridursi.”
Vecchioni ha ricordato che nei mesi scorsi si sono avute novità normative di rilievo, con la legge finanziaria 2006 e gli emendamenti apportati al decreto legge 2/05. Le novità più incoraggianti sono:
Il riconoscimento della cessione del calore e dell’energia elettrica, ottenuta da “biocombustibili agroforestale ed impianti fotovoltaici” quale attività connessa, che consente di mantenere la qualifica agricola al produttore e di inquadrare i ricavi nel reddito catastale;
L’obbligo di immettere al consumo quote crescenti di biocombustibili, mediante intese di filiera. Il percorso ha già portato ad un lieve incremento (20.000 t). All’1% del 2006, si dovrebbe aggiungere un punto percentuale l’anno, sino al 2010;
La definizione di un percorso che vede l’approvazione da parte del cipe di contratti di programma bioenergetici;
Le norme per la rintracciabilità dei biocarburanti, che permettano di identificare la fonte (nazionale o no);
Rispetto a tale cornice, l’azione di confagricoltura punterà a sollecitare le forze politiche, ed il futuro governo, verso un’autentica svolta, che dovrebbe basarsi sui seguenti cardini.
Incrementare l’utilizzo dei biocarburanti, dando attuazione all’obbligo di immissione al consumo di percentuali progressivamente crescenti;
Attuare rapidamente le intese di filiera, per il biodiesel (aumentando il contingente defiscalizzato) ed il bioetanolo (dando attuazione alla defiscalizzazione in atto ed obbligando l’incorporazione dell’additivo etbe);
Istituire un sistema di diritti/certificati per garantire, attraverso la rintracciabilità, il collegamento di filiera. In tal modo si responsabilizzerebbero gli agricoltori e si avrebbero garanzie sul mantenimento nel paese dei benefici indotti (occupazionali);
Armonizzare le norme tecniche per l’utilizzo nella carburazione. Si tratta di un ostacolo che, con il contributo della ricerca, va rapidamente superato.
“E’ evidente - ha concluso Vecchioni - che queste strategie potranno essere realizzate solo mediante scelte politiche appropriate, che prevedano una opportuna dotazione finanziaria, affidamenti contrattuali e normativi di lungo termine; penalizzazioni per i consumi di carburanti di origine fossile; un allargamento del mercato della bioenergia, a partire dagli acquisti della pubblica amministrazione.”
COMUNICATO STAMPA Confagricoltura UNIONE PROVINCIALE DI BRINDISI
|