Francavilla F.na, 31/03/2006
Truffa nel tarantino: fermati due francavillesi
Sembra avere una particolare predilezione per il reato di truffa G.G., francavillese, poiché, come egli stesso ha sfacciatamente ammesso, gli consente ottimi guadagni e la possibilità di evitare il carcere, allorquando sia riuscito a far trascorrere la flagranza. G., infatti, di anni ne ha 32, ma da diverso tempo ormai dedica il suo tempo migliore alla commissione di questo specifico reato, perseguibile a querela di parte.
Anche stavolta, appunto, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Francavilla Fontana lo hanno individuato proprio perché conoscono bene le sue abitudini. Così, quando lo hanno controllato nel corso di un normalissimo posto di controllo, in compagnia di un suo amico, o “complice”, A.D., 48 anni, anch’egli di Francavilla Fontana, non hanno potuto fare a meno di prestare attenzione al carico sospetto che occupava l’ampio spazio del bagagliaio dell’autovettura condotta da quest’ultimo, una Opel station wagon.
Niente droga o armi. Troppo pericoloso trasportarne. L’attenzione dei Carabinieri è stata rubata da due confezioni di “laccetti” in plastica del tipo solitamente utilizzato per la costruzioni dei tipici “tendoni” per viticolture. Troppo nuovi. Uno dei due, inoltre, sebbene nascondi il proprio oziare con le proprietà terriere dei genitori, probabilmente non sa nemmeno come si usino quei laccetti. La presenza di quel materiale, ancora imballato, faceva subito sorgere il sospetto che la provenienza non fosse del tutto lecita. A far luce sull’origine del materiale interveniva l’esito dell’immediata perquisizione veicolare cui l’autovettura in uso ai due è stata sottoposta. Nel portaoggetti anteriore un bigliettino da visita di una rivendita del settore con sede in Palagianello, il cui titolare, immediatamente contattato dai Carabinieri, confermava di aver subito proprio negli ultimi giorni della scorsa settimana una truffa di un ingente quantitativo di materiale di quel tipo, per una valore di oltre diciottomila euro.
Invitati a fornire una descrizione degli autori, questa coincideva perfettamente con le sembianze fisiche dei due fermati. Altrettanto immediatamente, quindi, sono state effettuate le perquisizioni presso i rispettivi domicili dei due, anche presso la residenza di campagna di G.G., ma del rimanente materiale, ovviamente, nessuna traccia. Quella rinvenuta, già restituita all’avente diritto che l’ha riconosciuta come propria, era probabilmente solo la rimanenza di un ordine già soddisfatto. Gli investigatori, infatti, ritengono che l’uomo, G., agisca sempre, o perlomeno spesso, previa commissione di quanto truffare.
Tempo addietro, infatti, lo stesso era stato tratto in arresto proprio dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, in Noci, nella flagranza di una truffa di un trattorino gommato e numerose sono le denuncie a suo carico per diversissimi generi: macchine operatrici per l’agricoltura, carichi di olive, quintali di olio, carrelli elevatori, abbigliamento e biancheria, sempre per importi di diverse decine di migliaia di euro.
Per il Tenente Pasquale Ferrari “ questo è il segno evidente che la merce truffata non serva a soddisfare bisogni propri ma vada ad alimentare un mercato parallelo a quello regolare, quello per il quale, per intenderci, i commercianti pagano regolarmente le tasse. Tanto clandestino quanto pericoloso per gli effetti che potrebbe, alla lunga, comportare sull’economia locale”. Nel tempo trascorso diverse sono state, infatti, le persone ritrovate in possesso di merce truffata dall’uomo, e, per questo denunciate. “Non sempre il gioco può valere la candela. Tante volte, a fronte di un risparmio in termini economici fa da sponda l’inevitabile rischio di incorrere in una denuncia all’Autorità Giudiziaria. Acquistare, detenere, ricevere od occultare denaro o cose provenienti da un qualsiasi delitto, comporta, è bene che si sappia, la configurazione del reato di ricettazione. Difficile potrà essere, nel corso del procedimento penale che ne deriverebbe, dimostrare la propria buona fede tentando di far valere le proprie ragioni ed ammettendo, magari, la propria ingenuità per aver operato un incauto acquisto, quando il venditore è un riconosciuto “bidonista” e propini in giro vendite di questo o quell’articolo”. “Nel frattempo, nei confronti dei due uomini, che non disdegnano di spostarsi in diverse località italiane per commettere le loro malefatte, come è dimostrato dalle numerose denuncie che pervengono presso i nostri Uffici, è stata avviata anche la procedura per l’irrogazione del Foglio di Via Obbligatorio con diffida di far ritorno nel Comune di Palagianello”.
COMUNICATO STAMPA REGIONE CARABINIERI PUGLIA
COMPAGNIA DI FRANCAVILLA FONTANA
NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE
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