Brindisi, 20/04/2006
Gianfreda (Prc): "Mennitti sostenuto da saltimbanco e prestigiatori"
Ormai, la politica, soprattutto quella locale, ruota attorno ad alcuni personaggi che alimentano una grande confusione e che mette in seria difficoltà anche coloro i quali appartengono ad una classe politica diversa, ossia cresciuta nell’ambito dei partiti storici.
Tale disagio è comune ad alcuni rappresentanti politici, indipendentemente dal loro orientamento ideologico e culturale o dalla loro collocazione politica.
Il disagio è dato dal fatto che sono saltate tutte le regole, molte volte non scritte, ma considerate fondamentali, con le quali un tempo era regolata la vita politica. Insomma, alcuni saltimbanco, prestigiatori, portaborse, avventurieri, che negli ultimi anni hanno deciso di “diventare” politici e di utilizzare la politica esclusivamente per il proprio tornaconto personale, non si affidano all’armamentario proprio della politica, che molti di noi hanno imparato durante anni di gavetta nelle sezione dei partiti.
E’ come se, durante un incontro di calcio, solo alcuni dei giocatori delle due squadre rispettassero le regole del gioco, mentre la quasi totalità degli altri disputasse la partita senza tenerne conto!
Mentre scrivo queste considerazioni, sono curioso di sapere quali possano essere le reazioni del Sindaco Mennitti, quando apprenderà dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 20 aprile, che il Presidente del Consiglio Comunale Di Donna “incontra i rappresentati delle società che stanno realizzando centri commerciali per verificare i “ritorni” per la comunità brindisina” (sic!) .
Sono allo stesso modo curioso di capire quali sono le reazioni dello stesso Sindaco, a seguito delle dichiarazioni di alcuni consiglieri della maggioranza che, in così breve volgere di tempo, hanno cambiato radicalmente posizione rispetto alla questione del rigassificatore.
L’analisi che cerco di fare in questo momento, spogliandomi dai panni dell’amministratore e del dirigente politico, è di natura umana e allo stesso tempo politica. Cioè, con un personale politico siffatto, come può un Sindaco, indipendentemente dalla sua collocazione politica, riuscire ad affrontare i problemi emergenziali e a disegnare un diverso futuro per la propria comunità?.
Ossia, sono interessato a ragionare sulle difficoltà oggettive che ha oggi il Sindaco Mennitti o che avrebbe qualsiasi altro Sindaco, anche se ripeto di collocazione politica diversa, per portare a compimento il proprio programma, se il personale politico che lo sostiene appartiene a questa risma?
E’ vero, tutti quanti abbiamo constatato la immobilità d’azione della Giunta Mennitti, del tempo perduto e delle occasioni di rilancio non colte. Lo sapevamo in molti che alla fine l’esperienza della giunta di centro-destra avrebbe avuto queste connotazioni. Ma la realtà ha superato ogni pessimistica previsione. Perciò, mi sento di affermare che una delle ragioni del fallimento anche di questa esperienza amministrativa, non è solo ed esclusivamente imputabile al Sindaco Mennitti, ma alla armata di saltimbanco e prestigiatori che lo sostiene.
Mennitti, per vincere, ha dovuto caricare sul carro i nani e le donne cannone, ma anche gli sgherri e i furbetti del quartierino. Ed oggi, la palla al piede di Mennitti sono proprio loro. Per onestà intellettuale dico di essere convinto che l’esperienza amministrativa di centro destra sarebbe stata diversa se Mennitti avesse avuto qualche politico d’un tempo in più.
Il Sindaco, in condizioni di “normalità politica”, in questo preciso momento storico della vita amministrativa, avrebbe avuto una maggioranza compatta, che serrando le fila, avrebbe fatto blocco contro la tracotanza e prepotenza di una società quale la LNG e non ci sarebbe nessuno dell’opposizione di centro sinistra, a riflettere su queste considerazioni, come io faccio in questo momento.
L’atteggiamento di molti singoli esponenti del centro destra o addirittura di un partito della destra, che a me comunista fanno rimpiangere i vecchi “nemici camerati” d’un tempo, giorno dopo giorno delegittimano il proprio Sindaco, proprio su un terreno, quello del Rigassificatore, sul quale Mennitti aveva spiazzato, con la sua posizione, anche il Centro-Sinistra.
Lo abbandonano, proprio mentre molti di loro sono ammagliati dalle dolci note della Sirena della LNG. Dai possibili tornaconti che avrebbero in caso questo impianto si realizzasse. Posti di lavoro? Altre gratificazioni? Qualcuno di questi ha già riscosso? Sarebbe interessante conoscere i nomi degli attuali dipendenti di Brindisi LNG, ossia quelle persone che lavorano presso gli Uffici del Lungomare Regina Margherita. Sarebbe, altresì, interessante conoscere l’identità ed i ruoli di quel Comitato pro-rigassificatore che si è costituito per volontà della stessa LNG. Molti sono dirigenti, per la verità non di Brindisi ma di San Pietro Vernotico, di Alleanza Nazionale e del ex sindacato fascista CISNAL.
Ebbene, per concludere, in altri tempi tutto questo non sarebbe successo!
Non ci sarebbero stati questi atteggiamenti. C’era una morale e un etica politica che non lo avrebbe consentito. Per ciò mi sento, in questo momento di anormalità politica, che il 29 aprile durante la manifestazione contro il rigassificatore, io sfilerò per la Città sotto braccio al Sindaco.
Quel giorno, Mennitti, sarà il Sindaco della Città di Brindisi e non lo lasceremo solo.!
Luigi GIANFREDA
Capogruppo PRC Comune di Brindisi
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