Brindisi, 21/04/2006
Le osservazioni di Gastaldo a Gianfreda sulla situazione politica
È interessante e davvero lucida l’analisi che Luigi Gianfreda fa della situazione politica di Brindisi e del Sindaco: denota profonda conoscenza dell’ambiente di cui parla e, soprattutto, dei personaggi a cui si riferisce. In effetti egli batte su due punti fondamentali: l’immobilismo della giunta di Brindisi e le aperture di qualcuno al rigassificatore.
Per quanto riguarda l’immobilismo ne attribuisce la causa a coloro che definisce “saltimbanchi e prestigiatori”, dimostrando grande rispetto per le centinaia o forse migliaia di elettori che li hanno votati come hanno votato lui, ed è doveroso dargli riconoscimento che la giunta non ha realizzato granchè ai fini dello sviluppo e dell’occupazione a Brindisi, anzi è notorio che in questi ultimi anni vi è stato un costante calo di occupazione e di produttività, abbinato a pesante ricorso ad ammortizzatori sociali e la situazione sociale e lavorativa di Brindisi e della provincia, sta diventando sempre più grave, come testimoniano i costanti interventi dei sindacati, CISL UIL e UGL in particolare, che gridano allarmati dalla situazione, anche se le loro grida vengono scarsamente considerate dalle istituzioni.
Ha proprio ragione Gianfreda, soprattutto se il raffronto si fa con l’altro Ente amministrativo locale, la Provincia, retta da coalizione alla quale anche lui appartiene e di colore opposto al Comune, che in effetti ha prodotto una grande quantità di iniziative ed ha favorito un forte rilancio dell’occupazione e dello sviluppo….. o forse mi sbaglio????? Senza entrare nel merito delle valutazioni delle qualità, delle capacità e dell’etica dei vari consiglieri o Assessori, credo che, essendo stati eletti, abbiano dignità almeno pari al Gianfreda, senza collegarla nemmeno ai voti ricevuti e quindi al seguito che hanno avuto presso gli elettori, ma è veramente penoso vedere la vacuità delle teorie e delle affermazioni che differenziano i “Politici Professionisti” che essendo cresciuti nelle segreterie, lavorando (?) per organizzare manifestazioni, cortei, scioperi, campagne elettorali e quant’altro si faccia nelle segreterie dei partiti, con sicuramente grande produttività dal punto di vista dell’organizzazione, ma forse non con la stessa produttività per l’economia, siano oggi gli unici, a suo parere, titolati a fare “Politica”, soprattutto in campo amministrativo locale, giudicando indegni coloro che, magari dopo anni di lavoro come professionisti, imprenditori, ma anche come semplici lavoratori dipendenti, decidono di mettere la loro esperienza e le loro capacità al servizio della comunità: non dimentichiamo che il Gianfreda fa parte di coloro che hanno esultato quando è stata massacrata parte della classe politica della cosiddetta “Prima Repubblica” e oggi rimpiange i “vecchi” politici! Forse è un po’ incoerente?
La questione, francamente, mi lascia perplesso, perché credo sia frutto di arroganza e di presunzione, visto che l’accusa si basa anche sul fatto che, a proposito del rigassificatore, qualcuno comincia a modificare la propria posizione cambiando atteggiamento rispetto all’appiattimento che sino ad oggi si è riscontrato nelle giunte dove pareva che fossero state lavate le menti di tutti amministratori degli Enti Locali con un unico fronte di espressione riservato al Sindaco o al Presidente; oggi, che probabilmente ci si è fatto carico di un processo di più ampia e corretta informazione doverosa per chi amministra Enti Pubblici, si riscontrano evoluzioni verso una nuova visione della situazione e la delegittimazione non avviene perché qualcuno cambia parere (o, forse, esprime per la prima volta ufficialmente il proprio), ma avviene perché i responsabili in prima persona continuano pervicacemente ad opporsi, accampando motivi falsi e pretestuosi, a insediamenti produttivi dei quali dovrebbe beneficiare la Città e tutto il territorio. Ed è indegno, forse oltre i limiti del consentito, accusare chi vede il progetto in maniera positiva di essere sul libro paga, in qualche modo, della LNG: sarebbe molto facile andare a vedere quanti figli o nipoti o parenti vari di coloro che si oppongono al rigassificatore lavorano, ad esempio, all’Enel, ma non lo vogliamo fare, anche perché non pensiamo che gli amministratori firmino le convenzioni per il carbone perché hanno qualcuno sul libro paga delle aziende: non siamo al loro livello e pensiamo solo al bene ed allo sviluppo del territorio. Perché sarà il futuro e saranno le generazioni che si affacciano oggi sul mondo del lavoro, che a Brindisi e Provincia appare come un baratro nel quale rischiano di precipitare senza appigli, a dare un giudizio sull’operato degli attuali politici e amministratori, sia sul piano dei risultati che su quello della morale e dell’etica. Queste polemiche puramente strumentali e frutto di pervicace ideologia anacronistica e fuori dalle reali esigenze della popolazione e del territorio, non portano a nessun sbocco positivo, perché il mondo cresce e progredisce e se non si vuole che Brindisi e il Salento affoghino nel no a tutto che non fornisce alternative di sviluppo ai cittadini, bisogna reagire e scrollarsi di dosso chi non ha a cuore i problemi che attanagliano la popolazione ormai all’orlo del collasso economico e sociale, problemi che non si affrontano con l’assistenzialismo e lo stipendio di stato o con l’onirica “Città d’Acqua”, ma con serie iniziative produttive e con la creazione di corridoi privilegiati per gli investimenti di grandi gruppi multinazionali. Non ci va bene il ruolo di Dante al quale Virgilio dice: “Non ti curar di lor, ma guarda e passa”, non possiamo passare avanti perché se non si fa cambiare rotta al bastimento si finisce sull’iceberg come il Titanic.
Loris Gastaldo ASSOCIAZIONE
KALEJDOS SALENTO
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