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Brindisi, 29/4 Di Schiena: "una manifestazione contro nessuno e nell’interesse di tutti"



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Brindisi, 24/04/2006

29/4 Di Schiena: "una manifestazione contro nessuno e nell’interesse di tutti"

La Brindisi del cambiamento, del riscatto, della speranza, della politica non condizionata dagli affari, dello sviluppo senza asservimenti, del lavoro senza ricatti, della tutela dei diritti essenziali e della vivibilità ambientale, questa Brindisi scenderà in piazza il 29 aprile per riaffermare ancora una volta la propria dignità e per riproporre l’esigenza di una economia che valorizzi le potenzialità e le risorse locali puntando al superamento della cronica crisi occupazionale che ha segnato di paure, di privazioni e di mortificazioni la vita di tanti lavoratori e di tante famiglie.

Lo sappiamo: non è possibile cancellare con la bacchetta magica i pesanti effetti di errori e sfruttamenti “storici” per dar vita alla Brindisi “città d’acqua”, liberare il porto dal traffico dei combustibili per farne la forza motrice di un nuovo sviluppo largamente fondato sugli scambi, i rapporti e le collaborazioni che possono maturare sul grande teatro del Mediterraneo orientale. Non è facile rafforzare dall’oggi al domani il polo aeronautico, dare impulso a produzioni di qualità nel comparto tessile, valorizzare le iniziative produttive nel settore agro-alimentare, incentivare lo sviluppo della logistica e dei servizi, promuovere i saperi e la ricerca, fare dell’Università una grande risorsa, rendere eco-compatibili i grossi insediamenti industriali esistenti, ottenere le bonifiche dei terreni inquinati. Non è facile, dopo i lunghi ritardi, realizzare tutto questo ma bisogna incominciare a farlo ed è perciò necessario sostenere il faticoso cammino intrapreso in questa direzione dalle amministrazioni locali che stanno portando avanti progetti in grado di far fronte, nei limiti del possibile, alle domande provenienti dalle tante emergenze e di aprire nel contempo la strada ad investimenti senza danni ambientali destinati ad allargare notevolmente l’area di una effettiva e stabile occupazione.

Ai critici della svolta ed ai nostalgici di malinconiche stagioni politiche c’è da porre una domanda di decisivo rilievo: la crisi economica e le gravi emergenze occupazionali che stiamo vivendo sono da collegare ai processi innovativi appena avviati o sono invece da attribuire alla responsabilità di un passato che pesa drammaticamente sulla odierna congiuntura? Una domanda che disvela tutta la inconsistenza di certe ingenerose censure e che rischia perciò di rimanere senza risposta o di essere elusa con argomenti speciosi privi di qualsiasi fondamento. La città ed il territorio vogliono ancora una volta far sentire la loro voce per reclamare uno sviluppo effettivo ed a misura d’uomo dell’economia locale e, conseguentemente, per opporsi alla realizzazione del rigassificatore nel porto di Brindisi in quanto incompatibile con tale scelta e foriero di gravi pericoli per la vita e l’incolumità dei cittadini.

Abbiamo chiesto alla LNG di abbandonare lo sciagurato progetto respinto dalle popolazioni e dalle istituzioni locali ed abbiamo più volte sollecitato il governo a revocare la relativa autorizzazione a suo tempo concessa. Abbiamo quindi chiesto la revoca del provvedimento autorizzativo al governo Berlusconi ed oggi avanziamo la stessa richiesta con la medesima determinazione al prossimo governo, pronti a trasformare tale istanza in atti di viva protesta a conferma della coerenza e dell’autonomia del movimento. Sorprendono allora gli atteggiamenti di alcuni esponenti ed ambienti del centrodestra che ieri sono scesi in piazza per chiedere giustizia al governo “amico” ed oggi – se abbiamo ben compreso – si asterrebbero dal farlo, nonostante la netta e coerente scelta del Sindaco Mennitti, nei confronti di un governo di opposto orientamento. Mistero della politica locale… ma mistero che vorremmo capire nell’interesse del territorio con l’incontro e col dialogo per ogni auspicabile convergenza. E lo vorremmo capire anche per fugare il sospetto che, nel momento in cui la battaglia si fa decisiva ed il suo successo appare possibile per i mutamenti governativi a seguito delle recenti elezioni, la parte più determinata di quella trasversalità sottotraccia da sempre interessata alla realizzazione dell’impianto si vede oggi costretta, per il venir meno delle rassicuranti coperture da parte del precedente Esecutivo, ad uscire finalmente allo scoperto.

Rivolgiamo perciò all’intera cittadinanza, senza esclusione alcuna, l’invito a partecipare in massa alla manifestazione del 29 aprile, un raduno popolare “contro nessuno e nell’interesse di tutti”, un incontro promosso da quel composito movimento fatto di aggregazioni sociali e di istituzioni, culturalmente e politicamente pluralistico, che vuol dare un volto nuovo alla città e alla provincia. Un movimento inedito per la nostra esperienza civica che non confonde né attenua le diversità ma le pone al servizio, ciascuna con la propria specificità, di una grande domanda di cambiamento divenuta scelta sociale e progetto politico. Una manifestazione civile, democratica, pacifica. Un significativo momento di partecipazione senza punti esclamativi ma pervaso dalla consapevolezza di avanzare istanze legittime che non possono essere disattese senza offendere la volontà popolare, senza mortificare l’autonomia delle nostre istituzioni, senza violare il diritto e schiacciare i diritti e senza far indossare al potere la maschera deformante dell’arroganza e della prevaricazione.

Michele DI SCHIENA


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