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Brindisi, Evy Galiano sul significato del 25 Aprile



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Brindisi, 24/04/2006

Evy Galiano sul significato del 25 Aprile

Il 25 Aprile 2006 è il 60° anniversario della Repubblica.
Il 2 giugno 1946 il popolo italiano, libero e in pace, scelse la Repubblica nata dalla Resistenza. Non eravamo più sudditi, ma cittadini. Si costituì l’Assemblea Costituente, primo passo verso l’approvazione della Costituzione.
Dobbiamo ricordare sempre che la nostra libertà è nata dal sacrificio umano di tanti partigiani, di tanti soldati, ufficiali e semplici cittadini accomunati da un unico obiettivo: ridare dignità, libertà e democrazia all' Italia.
Fu il coraggio, la forza, la volontà di riscatto e di difesa della nazione italiana dall' oppressione nazifascista, che spinse tanti uomini, donne e ragazzi di diversa formazione culturale ed ideologica, ad unirsi nel combattere in nome della libertà e della democrazia.
E nel 1946 andarono alle urne anche le donne, per la prima volta per un voto politico.
Fu un atto epocale che segnò più di ogni altro il rinnovamento dell’Italia e la nettissima discontinuità tra la nascente democrazia ed il precedente regime fascista.
Quell’atto non fu una concessione, ma il riconoscimento di un diritto che migliaia di donne italiane avevano già conquistato combattendo nella Resistenza contro il nazifascismo: perché alla Resistenza molte donne hanno offerto un tributo di sangue altissimo: madri, mogli, sorelle e figlie dei combattenti e loro stesse combattenti per la libertà.
Non potremo mai dimostrare appieno la nostra gratitudine a coloro che, spesso a prezzo della loro vita, ci restituirono la libertà, il bene più grande, che lottarono per una nuova identità nazionale, per l’unità nazionale e la democrazia.
Libertà e giustizia, questi gli ideali di ieri che ci sono stati tramandati e trasmessi, che diedero vigore al cuore, alle menti, alle braccia di tanti.
Libertà e giustizia valori di oggi che dobbiamo essere continuamente in grado di risvegliare, di affermare, di difendere quando sono minacciati.
La determinazione di quegli uomini e di quelle donne, ieri ci ha regalato una nazione nuova, ha permesso alle generazioni successive di vivere nella pace e nel progresso, ha riunificato l' Italia e gettato le basi per lo sviluppo della convivenza civile rappresentata dai valori fondamentali iscritti nella Carta Costituzionale.
Per questo l’odierno 25 aprile deve essere anche la testimonianza della volontà comune degli italiani di continuare a riconoscersi nei valori fondamentali della Costituzione nella consapevolezza che libertà, democrazia e pace si possono garantire solo con la condivisione comune dei grandi principi. Quei principi che ispirarono i nostri padri costituenti e che riuscirono ad unificare uomini pur radicati in forti contrapposizioni ideali ed ideologiche.
Tra meno di due mesi saremo chiamati ad un referendum sulla devolution: la riforma della Costituzione voluta dal centrodestra.
Avvertiamo questo stravolgimento della Costituzione come una ferita al Paese, alla sua unità, alle sue regole democratiche.
Il milione e più di firme raccolte per il referendum sono un segnale tangibile, importante e profondo della necessità di difendere lo spirito della Costituzione, di quella Costituzione che ha consentito la rinascita morale e materiale del nostro Paese, quella Costituzione che ha dato impulso alle grandi trasformazioni istituzionali e sociali alla base della convivenza civile dell’intera nazione.
Quella costituzione che è figlia degli ideali e dei valori del 25 aprile tanto da far dire a Pietro Calamandrei:
"Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione."

Evy Galiano
Segretaria Cittadina Democratici di SInistra


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