Brindisi, 24/04/2006
25 Aprile: il pensiero dei Giovani Comunisti
Il 25 Aprile rappresenta un giorno fondamentale per la storia della repubblica italiana. E’ l’anniversario della rivolta partigiana e popolare contro le truppe di occupazione naziste tedesche e contro i loro fiancheggiatori fascisti della Repubblica Sociale Italiana.
Il 25 Aprile 1945 segna il culmine del risveglio della coscienza nazionale e civile italiana impegnata nella riscossa contro gli invasori e come momento di riscatto morale di una importante parte della popolazione italiana dopo il ventennio di dittatura fascista.
Alla liberazione d’Italia dalla dittatura si poté arrivare grazie al sacrificio di tanti giovani ragazzi e ragazze e la storia dell’Italia repubblicana fonda interamente le proprie basi nell’esperienza dell’antifascismo quale elemento base di una nuova “religione” civile della nascitura giovane democrazia repubblicana. Si è parlato più volte e da più parti della Resistenza come di un “secondo Risorgimento i cui protagonisti furono le masse popolari”.
Oggi Brindisi rispecchia metaforicamente una situazione analoga individuando nella Resistenza quei movimenti che si oppongono a quel modello di sviluppo legato alla monocultura dei megaimpianti che hanno regalato alla nostra città non posti di lavoro e sviluppo, ma condanne a morte per poveri lavoratori (e non solo) a contatto con sostanze altamente nocive.
Noi siamo convinti che un vero modello di sviluppo economico passi anche attraverso uno sviluppo industriale sostenibile ed ecocompatibile ed è per questo che oggi noi chiediamo che venga salvaguardato il patrimonio già esistente come il settore aeronautico dalla crisi che lo sta attraversando e RESISTIAMO nel dire no ad un modello progettato e voluto da un ceto politico trasversale, costruito per gli affari di pochi uomini, subito da tutti, ma che non è mai stato scelto da noi. Un modello di sviluppo basato sulla violenza in tutte le sue forme: dalla precarizzazione del lavoro, ai paesi trasformati in discariche a cielo aperto, all’uso indiscriminato da oltre un ventennio del carbone.
RESISTIAMO e diciamo NO AL RIGASSIFICATORE perché è il simbolo di una nuova imposizione, NO AL CARBONE chiedendone una drastica riduzione (ritornare ai livelli del 1996), NO AL NUCLEARE commemorando le vittime della tragedia che colpì 20 anni fa Chernobyl.
Ricordando coloro che sessant’anni fa sacrificarono la propria vita per dare noi un futuro libero, RIFONDAZIONE COMUNISTA sarà in prima linea nel combattere pacificamente chi vuole cambiare la Costituzione italiana demolendo l’ordinamento democratico, chi vuol dissolvere l’unità della Repubblica e l’eguaglianza dei cittadini, chi vuole negare noi la liberà di scegliere il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Ivano Valente
Coordinamento Giovani Comunisti/e Brindisi
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