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Francavilla F.na, Furto e folle corsa in auto. Muore a 22 anni



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Francavilla F.na, 29/04/2006

Furto e folle corsa in auto. Muore a 22 anni

Sono da poco passate le 24, ieri notte.
Il silenzio della periferia francavillese, in contrada “La Franca” a Francavilla Fontana, viene infranto da un rumore assordante di lamiere. I residenti racconteranno di “botto” secco, improvviso, nessuna frenata. Non ce ne potrebbero essere state, infatti. Lo hanno capito subito i Carabinieri giunti immediatamente dalla vicina sede di via Falcone e Borsellino.
Qualcuno degli abitanti, aveva gridato spaventato al 112: “Correte, una macchina è uscita fuori strada dopo un urto tremendo e non vediamo uscire nessuno dall’abitacolo”.
L’Operatore della locale Centrale Operativa intuisce subito la gravità della segnalazione. Quel tono accorato non poteva essere una simulazione. Le parole sono quasi spezzettate dal grido soffocato dal timore che possa essere successo qualcosa di veramente grave. E’ morto così Davide BEGHER, 22 anni il prossimo agosto. Probabilmente, però, non ha avuto neanche il tempo di accorgersene. Aveva ragione quell’uomo al 112 dicendo che non vedeva uscir nessuno dall’abitacolo. Il povero ragazzo era stato sbalzato all’esterno e giaceva ormai privo di vita nella terra bagnata dalla pioggia incessante che cadeva da tutto il pomeriggio sulla città.
Immediatamente sul posto anche il servizio sanitario del 118 ed i Vigili del Fuoco (115) che erano stati avvisati dal Carabiniere in Centrale. Ai dottori intervenuti, purtroppo, non è rimasto che constatare la morte del ragazzo.
Il mestiere degli uomini in uniforme, però, è a volte ingrato. Solo pochi giorni fa si prodigavano per salvare la vita di un neonato venuto alla luce prematuramente in casa e ora, loro malgrado, gli stessi Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, son lì a constatare la morte altrettanto prematura di un giovanissimo.
Ma il lavoro continua. Inesorabile. Non può passare inosservata agli uomini dell’Arma la presenza, nel bel mezzo della strada, di una motozappa di un colore rosso fiammante.
Proprio nel turno serale conclusosi a mezzanotte, infatti, la pattuglia in turno era intervenuta in una palazzina della vicina zona 167 di Francavilla Fontana, ove un signore aveva denunciato solo oralmente il furto di una macchina agricola di quel tipo.
L’autovettura incidentata, inoltre, non era quella in uso solitamente a Davide BEGHER. Il pensiero che il povero ragazzo non fosse solo e che un suo amico, o addirittura alcuni di loro, si potessero essere allontanati dopo il sinistro era ormai quasi una certezza. D’altronde Davide era un ragazzo allegro ed era spesso in compagnia. I Carabinieri lo conoscevano bene. Purtroppo, anche se giovanissimo, aveva già avuto qualche problema con la Giustizia. Comunque, presto detto.
L’accertamento sulla targa dell’auto ormai distrutta fornisce un ulteriore conferma all’intuito investigativo dei Carabinieri.
Il proprietario abita anche lui lì vicino. Quando i Carabinieri suonano alla sua porta sono passati solo pochi minuti dal tragico impatto dell’autoveicolo con le colonne in cemento armato di una cancellata lungo la strada Oria/Ostuni.
Purtroppo, anche per lui, apprendere le circostanze del ritrovamento del mezzo fanno svanire tutto in un colpo la gioia di poterne essere rientrato in possesso.
L’aveva parcheggiata sotto casa, come sempre, intorno alle 20:30, al rientro da una dura giornata di lavoro. Ma il volgere delle indagini è inesorabile: “Siamo costretti a chiederle di venire con noi in Caserma, Signore. Dobbiamo formalizzare la denuncia di furto”. Alla stessa maniera viene invitato il presunto proprietario della motozappa. Anche lui riconosce l’attrezzo come proprio. Gli eventuali accompagnatori di Davide a questo punto dovranno rispondere dei furti dei due mezzi. Le loro ricerche, comunque, non vanno per le lunghe.
I suoi amici più fidati vengono tirati giù dal letto ad uno ad uno. Alcuni di loro hanno il cosiddetto alibi di ferro, altri di alluminio. Le loro posizioni vengono vagliate attentamente.
Quella di uno di loro, Giovanni RESTA, è più che traballante. Il ragazzo, poco più che diciottenne, presenta delle lesioni al capo e agli arti inferiori ed in altre parti del corpo. Inoltre, fornisce una versione dei fatti altamente discordante da quella dei suoi familiari. Il tentativo di sfuggire alla sue responsabilità è palese. Sono quasi le 4 di mattina, quando i Carabinieri lo dichiarano in stato di fermo. Gli contestano il furto della motozappa e di altri attrezzi agricoli, anche questi ritrovati nel corso di un attento sopralluogo ben nascosti nei pressi dell’abitazione del derubato e la ricettazione dell’auto. I militari ritengono che fosse veramente nell’auto in cui aveva trovato la morte Davide BEGHER e non essendoci prove che avesse concorso nel furto del mezzo propendono per contestargli l’aver avuto la disponibilità di un qualcosa provento di furto. Nel corso delle indagini, vengono escussi diversi vicini di casa dei derubati.
Alcuni di questi indicano proprio RESTA e due suoi amici (lo erano anche di Davide), di cui uno minorenne, come gli autori del furto della motozappa. C.P. e G.V., vengono denunciati in stato di libertà proprio per il furto aggravato della motozappa.
Nelle foto si capisce come hanno ridotto, probabilmente con una cesoia per metalli, la serranda basculante che quell’uomo pensava di aver messo a protezione della sua proprietà. Illuso.
Dei fatti è stata avvisata la Dott.ssa Silvia NASTASIA della Procura della Repubblica di Brindisi.
Giovanni RESTA, invece, è stato associato alla Casa Circondariale di Brindisi. Probabilmente ci rimarrà pochi giorni, forse ore. Lui è incensurato, ma i fatti contestatigli dai Carabinieri li hanno fatti propendere per sottoporlo ad un fermo di polizia giudiziaria. Anche se libero, però, la peggiore punizione l’ha già vissuta stanotte. Il suo amico non potrà più abbracciarlo.

COMUNICATO STAMPA REGIONE CARABINIERI PUGLIA COMPAGNIA DI FRANCAVILLA FONTANA NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE


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