Brindisi, 29/04/2006
Manifestazione rigassificatore: “un flop” per A.S. Appia
Vogliamo far rilevare ai cittadini brindisini la notevole differenza di informazione relativa al numero dei partecipanti alla manifestazione e sui contenuti delle dichiarazioni degli intervistati.
Infatti alcune emittenti hanno annunciato, con grande enfasi, la presenza di oltre 7.000 partecipanti ed altre invece ne hanno confermato la presenza di circa 2000, stesso dicasi per i quotidiani locali, alcuni si sono prodigati ad evidenziare la partecipazione alla manifestazione ed altri ne hanno contenuto le dichiarazioni.
Come vedete alcune di parte altre più vicine ad una informazione corretta!
COSA E' AVVENUTO REALMENTE? LA MANIFESTAZIONE E' RISULTATA UN FLOP!
Il grande dispendio di energie, risorse economiche ed organizzative per convincere i brindisini a partecipare, coinvolgendo Bari, Taranto ed alcuni leccesi, non ha prodotto l'effetto sperato.
Perciò caro Sindaco Mennitti e caro Presidente Errico, è vero che Taranto, Bari e Lecce hanno partecipato, ma dove erano i brindisini?
Glielo diciamo noi:
Dopo 2 anni di annunci, convegni, promesse e presentazione di un fantomatico nuovo modello di sviluppo e di nuovi posti di lavoro, si sono convinti di essere al punto di partenza. Per questo abbiate il coraggio di fare l'analisi del numero dei partecipanti, spogliatela delle presenze esterne e verificate cosa resta, ammettendo la scarsa presenza dei cittadini di Brindisi.
I nostri concittadini hanno anche capito che l'idea del “Grande Salento” è solo ed esclusivamente legata agli interessi di Lecce e Taranto che sono disposti ad elemosinarci una fetta, chissà quando sarà, della università a Brindisi.
Bari si è appropriato di tutti i traffici portuali di Brindisi, gran parte di quelli aeroportuali e di presenze importanti del turismo.
La città di Taranto, che si trova tutti i giorni ad affrontare problemi ambientali e di sicurezza industriale più grandi di quelli denunciati a Brindisi è impegnata a rafforzare la sua economia ottenendo ulteriori finanziamenti nei settori portuale, aeronautico (vedi Alenia ) ed addirittura quello turistico. Oggi lavorano anche per scipparci l'investimento del rigassificatore.
Per quanto riguarda Lecce, dove è già forte la presenza di un sistema dei servizi nei comparti commerciali e di distribuzione legata al turismo, vuole rafforzare ulteriormente la sua indipendenza da Brindisi in questo settore, sperando nella funzionalità, quanto prima , dell'aeroporto di Galatina per i voli charter.
Brindisi che fino a 2 anni fa aveva grandi potenzialità di sviluppo nelle strutture industriali e dei servizi, oggi grazie alla politica del NO esercitata dalla Provincia e dal Comune e favorita dall'assenza dei partiti, si è ridotta a nascondersi dietro l'alibi del rigassificatore perchè non ci sono risposte concrete alle esigenze reali di coloro che aspettano da anni occupazione e sviluppo.
I cittadini sperano che la presenza del sindaco di Bari, del presidente della provincia di Lecce, dell'assessore regionale Losappio alla manifestazione del 29 aprile è il segnale di disponibilità a cedere gran parte delle attività che abbiamo elencato sopra, sottratte negli ultimi anni a Brindisi .
I sindaci della provincia di Brindisi, prima di partecipare alle manifestazioni, dovrebbero valutare più attentamente la programmazione della politica industriale, verificando la tanta decantata retroportualità, la quale comporta la delocalizzazione del molo carbonifero a Cerano.
COMUNICATO STAMPA AS APPIA BRINDISI
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Le immagini della manifestazione del 29/4: clicca qui
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