Brindisi, 06/05/2006

Prelievo di sabbia, Di Schiena, Marinazzo, Sciarra: inaccettabile la proposta Pellegrino

Per il problema della sabbia il Presidente della provincia di Lecce Giovanni Pellegrino annuncia in un intervista che nella riunione barese di martedì prossimo avanzerà una controproposta, alternativa a quella Presidente Michele Errico che prevede il prelievo della sabbia da una zona del porto esterno.
Precisa Pellegrino che si appresta a chiedere ad Errico di acconsentire ad un prelievo temporaneo della sabbia da Punta Penne per trattenerla nel litorale leccese un anno se tutto andrà bene, e per restituirla poi se si dovessero creare problemi ambientali o effetti geologici negativi nel brindisino.
Osserviamo innanzitutto che si tratta di una questione che non vede protagonisti solo i vertici delle due amministrazioni provinciali, perché la pretesa del prelievo ha sollevato larghe e vivaci reazioni nell’opinione pubblica, nell’associazionismo, nell’ambienti politici della comunità brindisina oltre che dei titolari degli stabilimenti balneari brindisini.
Rileviamo, poi, quanto la richiesta annunciata dal presidente Pellegrino sia inaccoglibile perché maschera una vera e propria pretesa di cedimento con la rinuncia al legittimo rifiuto di subire la asportazione della risorsa-sabbia con conseguente danneggiamento del litorale interessato.
Danneggiamenti che lo stesso Pellegrino ammette come possibili senza preoccuparsi della loro entità, della loro successiva eliminabilità e della loro risarcibilità. Danni presentati come temporanei ma che tutti sappiamo sarebbero definitivi come senza ritorno sarebbe la sabbia asportata.
La collaborazione fra comunità ed enti dell’intera regione e dell’auspicato Grande Salento è in cima anche ai nostri pensieri ma la collaborazione ha senso solo per intese a vantaggio di tutti e non a proposito e pretese unilaterali che favoriscono una parte del territorio e gravemente nuocciono ad un'altra, specialmente quando questa seconda è stata ed è oggetto di storici sfruttamenti e di gravi aggressioni ambientali.

Michele Di Schiena - Doretto Marinazzo - Giorgio Sciarra

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