Lecce, 07/05/2006
Rigassificatore: Gastaldo risponde a Oreste Pinto
Il dettagliato commento al mio scritto del Signor Oreste Pinto, anche se ribadisce che non vuole essere un attacco personale nè allo scrivente né al fronte del si, necessità di risposta chiarificatrice, per dovere di verità, ma anche perché mi vengono poste questioni che devono avere risposta, spero, pubblicata.
Prima di tutto non ho costruito un pulpito, non lo cerco e non ne ho bisogno, perché il pulpito è il vostro sito dove, credo, diate spazio democraticamente a tutti anche se contrari alle vostre posizioni personali.
Probabilmente il mio comunicato non aggiunge nulla di nuovo, come nulla di nuovo aggiunge mai ogni commento o proclama del fronte del no, ma sicuramente dimostra che, vedasi la signora intervistata dalla TV che pensa che le gasiere debbano arrivare davanti alle colonne romane e che voi sapientemente avete tagliato, la popolazione di Brindisi non sa nulla sul rigassificatore o quel poco che sa è frutto di una informazione volutamente artefatta e non corrispondente alla verità.
Sull’offendere i partiti e le istituzioni brindisine ed i brindisini stessi, mi consenta, c’è molto da dire: prima di tutto se Brindisi e la provincia navigano in cattive acque che diventano ogni giorno più tempestose lo si deve a chi? Forse al Padreterno, alla cattiva sorte, al maltempo, al mio mancato intervento sino ad oggi o, forse, a scelte amministrative che non favoriscono lo sviluppo industriale, commerciale ed economico della città e del suo porto? Chi ha permesso che tutti, o quasi, i traghetti emigrassero verso Bari, lasciando spazio nel porto di Brindisi solo al carbone ed alle gasiere di GPL che entrano nel porto molto più all’interno, con molto più rischio, di quanto farebbero quelle della LNG? Chi ha consentito e consente la crisi del polo aeronautico e il tresferimento a Grottaglie dei nuovi insediamenti produttivi e non opera per trattenerli nell’area brindisina? Gli esempi possono continuare, ma se Lei crede che dire la verità sia offendere partiti ed istituzioni, allora lo vada a chiedere alle migliaia di brindisini che annaspano nella crisi economica e che reclamano un lavoro per sopravvivere.
Lo vada a chiedere al comitato di giovani brindisini che si è recentemente autocostituito per lo Sviluppo e l’Occupazione e che sostiene le mie tesi, lo vada a chiedere ai giovani riuniti sotto la bandiera del tifo calcistico per il Brindisi che intendono manifestare conto le Amministrazioni locali perché, a loro dire, colpevoli del continuo crollo delle potenzialità lavorative e di sviluppo dell’area.
E secondo Lei, io offenderei i Cittadini di Brindisi? Non li ha forse offesi il Governatore Vendola dicendo che il 29 in piazza c’era la PARTE MIGLIORE di Brindisi, come se quei pochi presenti fossero bravi ed intelligenti e i 90.000 assenti invece la parte peggiore della Città, lo chieda ai brindisini che cosa ne pensano e chieda chi considerano offensivo.
Il banale riferimento alla sede sociale dell’associazione Kalejdos Salento, mi fa sorridere, perché l’associazione è un consorzio di Enti ed Associazioni operanti sul territorio di Lecce , Brindisi e Taranto, come quel Grande Salento che le istituzioni cercano di far decollare, nato probabilmente prima del consorzio tra i vari Enti territoriali e, quindi, il pieno titolo ad esprimere un parere diffuso ci spetta proprio per la connotazione territoriale e per la configurazione giuridica che abbiamo, anche se democraticamente ci spetterebbe anche se così non fosse, a prescindere dalla localizzazione della sede dell’associazione, come sfila accanto a voi il presidente Pellegrino o il Sindaco di Bari o la marea di manifestanti mobilitati dalle organizzazioni politiche e sindacali da tutta la regione e da fuori. Rendo noto, inoltre, che tra le sigle che si aggiungono alla mia firma, M.S.P., A.E.S. Italia, A.C.S.I e Lega Navale (preciso la Delegazione di Frigole) sono Enti di Promozione SOCIALE, CULTURALE E DI TUTELA DELL’AMBIENTE riconosciuti dal Ministero dell’Interno, non banalmente solo sportive e le altre associazioni, aderendo a questi enti, ne condividono le finalità con pieno diritto di espressione, visto che sono costituite da cittadini della più varia estrazione e con tutti i diritti civili, o forse non la pensa così? L’A.S.P.A, come la pensa sul problema sabbia?
Premettendo che sono uno dei fondatori di essa, quindi sono affacciato sulla scena di Brindisi da molto più tempo di quello che Lei pensa, ritiene che il problema sia grosso, l’attuale stop dovuto e che prima di procedere con l’eventuale operazione prelievo, siano da verificare con attenzione le possibili conseguenze, altimenti non si dovrà procedere se c’è rischio di sanare (temporaneamente) una situazione creando un grave danno da un’altra parte, MA QUESTO CHE RELAZIONE HA CON IL RIGASSIFICATORE? E se la Lega Navale di Brindisi è contraria al rigassificatore vorrei sapere da loro quali sono le motivazioni di questa posizione, che francamente non ho mai letto o sentito, ma ho solo visto la sottoscrizione delle posizioni di vari esponenti contrari. Io non temo il confronto e la Lega Navale di Frigole, che insiste sulla costa appena a sud di Cerano, della quale mi onoro di far parte, legittimammente si dichiara, e a ragion veduta direi, favorevole all’impianto.
Sul fatto che io entri dalla vostra porta, Lei non è il padrone di Brindisi e per interessarsi dei problemi della città, che sono poi i problemi del territorio come l’inquinamento delle centrali elettriche o del petrolchimico che ricadono su tutto il territorio del Salento come riflesso positivo su tutto il territorio avrebbe il rigassificatore, non ho certo bisogno del Suo permesso e se lo faccio, non è certo per sputare in faccia ai brindisini, nemmeno ai miei detrattori, e non è certo per dettare legge, ma per dare un contributo di pensiero e di informazione obiettiva a coloro che sino ad oggi sono stati facile preda di propaganda da Minculpop; e Lei chiede ora a me dov’ero in altre situazioni, ma, abbia il coraggio di rispondere, LEI DOV’ERA E COSA HA FATTO per evitare il verificarsi dei problemi che oggi attanagliano la Città di Brindisi e i brindisini?
Io potrei dirle, samplicemente, che vista l’inconsistenza o la volontà negativa di qualcuno, per dovere civico ho ritenuto necessario intervenire, ma Lei che mi direbbe?
Su una cosa devo essere drastico: non so a chi si riferisca con il copia-incolla, perché quello che io dico e scrivo è MIO ed è frutto di informazioni, approfondimenti, documentazioni e quant’altro si può attingere da tutte le fonti dello scibile disponibili e, comunque, sempre qualificate e la LNG può entrare in queste fonti solo come fornitore di informazioni relative alla dovuta conoscenza di ciò che riguarda lo specifico del suo progetto, anche se concordo con Lei che l’azienda ha peccato in mancanza di chiara comunicazione.
Concludendo, Lei ha scritto che non è un attacco personale a me o al fronte del si, ma ha attaccato, con evidente ed innegabile acredine e veemenza, il mio scritto e la mia posizione senza parlare del problema rigassificatore: contesti le mie affermazioni sul progetto, sulle problematiche eventuali per il porto, sulla questione impatto ambientale, sugli sviluppi futuri conseguenti la realizzazione dell’impianto, sulle ricadute positive, o negative, per la Città e per il territorio, vorrei vedere la copiosa materia (da vendere) che non ha certo dimostrato di avere: quando si attacca in maniera forte cercando appigli inconsistenti, come sopra ho dimostrato, si evidenzia solo la debolezza delle proprie posizioni, forse credendo che chi grida più forte ha ragione.
Loris Gastaldo
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