Brindisi, 16/05/2006
Gemma (Cisl Fps) sulle problematiche del pronto soccorso del "Perrino"
Il ripetersi di gravi allarmi sulla funzionalità del Pronto Soccorso dell’Ospedale Perrino, le ripetute notizie di violenze in danno di personale medico e paramedico, il disagio e la protesta di tanti cittadini, tutto ciò non può trovare disattenta un’organizzazione sindacale come la CISL FP, da sempre particolarmente presente nel settore della Sanità Pubblica e Privata.
Troppi e troppo solerti “medici” si sono affannati attorno al capezzale dell’ammalato pronto Soccorso, senza tuttavia venire a capo di molto, stante il ripetersi quasi quotidiano di incresciose situazioni, quali quelle messe in luce di recente sulle pagine del Quotidiano di Brindisi.
Da parte nostra riteniamo che siano molto chiare le cause che hanno portato a questo stato di cose. In particolare vogliamo evidenziare:
· Il riversarsi presso il pronto soccorso di patologie trattabili altimenti (medicina di base, guardia medica). Quindi una mancante educazione del cittadino, educazione questa da perseguire non dalla U.O. interessata (ufficio URP), ma anche attraverso l’utilizzo dei tanto decantati “Piani di Zona”
· Sottoutilizzo dei pronto soccorso degli ospedali di San Pietro Vernotico e di Mesagne. Negli stessi gran parte delle patologie facilmente gestibili prima dell’attuazione del Paino di Riordino Ospedaliero sono deviate al pronto soccorso del P.O. “Perrino”. Pensiamo, in termini semplicistici, anche alla sola ingessatura di un dito di una mano impossibile per mancanza di sala gessi.
· Mancato adeguamento e/o diversa allocazione delle U.O. destinate alla emergenza-urgenza (laboratorio analisi, diagnostica per immagini). Manca la possibilità di poter effettuare gli esami in urgenza direttamente nei locali del pronto soccorso anche attraverso l’istituzione dei “point of care”. Quindi un adeguamento strutturale che è possibile solo attraverso l’utilizzo di somme di denaro destinate, allo stato forse mancanti.
· Mancanza di personale dedicato al trasporto da e verso il pronto soccorso, che non può risolversi con l’ultimazione della gara per l’appalto del servizio di ausiliariato che si svolge in questi giorni, considerato che la stessa non prevede, a quanto pare, aumento di personale.
Naturalmente le argomentazioni trattate, solo in maniera sintetica, non sono che da considerarsi solo le più importanti valutato che la cronica carenza di organico riguarda anche le professionalità più alte (medici, infermieri, tecnici sanitari) che son spirito di abnegazione cercano di rimediare con il loro impegno e con la loro professionalità ad una dotazione organica assolutamente inadeguata con, per esempio, l’assenza totale di professioni di supporto quali gli O.S.S.-Operatori Socio.
Aldo Gemma Segretario Settore Sanità Pubblica e Privata CISL FPS
COMUNICATO UFFICIO STAMPA CISL FPS
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