Brindisi, 01/10/2003
Ritardi ed inadempienze dell'Autorità Portuale
L’Aventis Bulk ha inviato una lettera all’Autorità Portuale (e, per conoscenza, al Prefetto, ai rappresentanti del Ministero dell’Ambiente, del Ministero delle Infrastrutture, della Regione, del Comune, della Provincia, del Sisri e dell’Assindustria) con cui ha evidenziato che il progetto riguardante la creazione di nuovi moli per navi passeggeri a Sant’Apollinare è in contrasto con i piani di sicurezza dell’azienda e la loro realizzazione determinerebbe nocumento per la pubblica incolumità, a partire proprio dai passeggeri che andrebbero ad affollare tali banchine. L’Aventis sostiene di essere venuta a conoscenza del problema solo a seguito di un colloquio telefonico del segretario generale dell’Autorità Portuale Aprea e del sopralluogo effettuato in azienda da un tale architetto Dioguardi per conto dello stesso ente portuale.
In ragione di quanto appreso e considerato il parere negativo già espresso sulla realizzazione dell’opera da parte della Commissione regionale per la valutazione dell’impatto ambientale, il sindaco Giovanni Antonino è intenzionato a proporre la revoca della delibera con cui il Consiglio comunale accordò l’intesa alla variante al Piano regolatore portuale. Il tutto, salvo che l’Autorità Portuale non fornisca ulteriori elementi di valutazione ad oggi totalmente sconosciuti, tanto più perché la stessa Autorità Portuale non ha accettato di collaborare alla redazione del Piano relativo agli impianti a rischio di incidenti rilevanti (affidata all’Ausl BR/1 su incarico del Comune di Brindisi). L’Autorità Portuale, infatti, ha reso noto all’Assessorato all’Ecologia del Comune di Brindisi di non essere in grado di fornire le informazioni richieste dal decreto ministeriale del 9 maggio 2001 in materia di “requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione urbanistica e territoriale per le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante”. Un fatto di notevole gravità, così come ha avuto modo di sottolineare l’assessore all’Ecologia Maurizio Masi.
Tale Piano, tra l’altro, non potrà tenere in alcun conto il progetto relativo alla realizzazione di nuovi ormeggi a Sant’Apollinare.
“La sciatteria con cui si continua a procedere in un settore vitale come quello del porto – afferma il sindaco Antonino – è ormai intollerabile, tanto più perché si assiste ad una lenta agonia di attività fino a qualche tempo addietro
fiorenti come il traffico passeggeri. Il tutto, mentre dalla stampa si ha notizia di infrastrutture finanziate altrove, anche attraverso lo strumento del project financing (è il caso di Taranto dove il gruppo Gavio ha proposto la realizzazione di una piattaforma di stoccaggio di merci. Il progetto è stato accolto e finanziato dal Cipe e dall’Autorità Portuale).
A Brindisi, invece, il progetto per realizzare un terminal passeggeri con fondi privati, su iniziativa della Brindisi Turismo, giace nei cassetti dell’Autorità Portuale dall’ottobre del 2001 senza che ci sia stato alcun riscontro, mentre si impegnano risorse pubbliche per realizzare un terminal provvisorio (sarà pronto in pieno inverno) e opere di consolidamento del capannone Montecatini (per due milioni e mezzo di euro); una struttura di cui non si conosce alcun progetto per il suo riutilizzo. Il presidente Giannini ha scelto di confrontarsi solo nello spazio ristretto del Comitato Portuale e rifiutando il confronti con le rappresentanze nazionali, regionali e locali, oltre che con il mondo ‘vivo’ della città di Brindisi. Anche per questo, di ciò che sta avvenendo darò compiute notizie al Ministro delle Infrastrutture, chiamato a svolgere un’azione di sorveglianza sull’Autorità Portuale, rimuovendo chi o cosa ostacola la crescita del porto di Brindisi, favorendone il ridimensionamento e la totale paralisi. In questa direzione, quanto appreso per bocca del massimo esponente dell’Enac a proposito delle vie di corsa costituisce una ulteriore conferma della superficialità con cui si procede. La stessa superficialità che ha comportato la mancata realizzazione di infrastrutture importanti, che hanno contribuito al mancato decollo del terminal containers, con il conseguente rischio di perdita del posto di lavoro per cento giovani brindisini a cui vanno il nostro totale sostegno e una piena solidarietà”.
COMUNICATO STAMPA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI
Dalla redazione giornalistica di Puglia Tv
|