Bari, 18/05/2006

Servizi sociali, Romano (Ds): "strumentale la posizione dell'opposizione"

Nonostante gli impegni formalmente assunti nella riunione precedente, anche oggi la 3^ Commissione, appositamente convocata per licenziare i singoli articoli del D.D.L. "Disciplina del Sistema integrato dei Servizi Sociali per la dignità ed il benessere delle persone e delle famiglie", non ha proceduto alla discussione sul merito degli articoli contenuti nel DDL.
La dichiarata disponibilità di alcune forze dell'opposizione di approfondire il merito del DDL a condizione che si dichiarasse, da parte della maggioranza, la disponibilità a non procedere all'abrogazione della L.R. n. 5 del 2/04/2004, nota come Legge quadro della famiglia, appare sempre più strumentale, e suona come l'annuncio dell'ostruzionismo che si intende mettere in campo sia in Commissione che nel Consiglio regionale.
Preoccupa la indisponibilità a superare la visione ideologica che ha caratterizzato la discussione intorno al DDL in questione, presentato forzatamente come il DDL sulla famiglia e non come Testo Unico sui servizi sociali in Puglia.
Riteniamo che la via dei testi unici in materia di Urbanistica ed Assetto del Territorio, di Sanità, di Lavori Pubblici e nel nostro caso di Servizi Sociali sia la strada giusta da seguire per superare il problema della esistenza di normative farraginose e spesso configgenti, per migliorare il funzionamento della Pubblica Amministrazione, per rendere più trasparente il rapporto che il cittadino ha con le Istituzioni.
Questi argomenti rendono, per i DS, irricevibile la proposta dello scorporo delle problematiche afferenti la famiglia da un Testo Unico sui Servizi Sociali che comprenda la stessa su tutte le problematiche di sostegno: problema abitativo, condizione di indigenza, inclusione sociale, politiche di sostegno alle diverse marginalità.
Un terreno di confronto, se questa è la richiesta corretta, lo si può trovare partendo dalla attuale formulazione dell'articolo 22, considerando lo stesso passibile di ulteriore inclusione, andando persino oltre le definizioni date dai corrispondenti articoli dalla Carta Costituzionale.
Va detto che la formulazione proposta nel DDL va oltre la definizione che le leggi dello Stato italiano danno sin dal 1989, di famiglia anagrafica, prevedendo in modo restrittivo che la stessa può intendersi solo dopo che il vincolo di convivenza sia effettuale da almeno 2 anni.
Ribadiamo, quindi, la volontà politica di difendere l'impianto complessivo del Testo Unico proposto che comprende in modo esaustivo i passaggi più importanti della L.R. n. 5/04 sulla famiglia , pur dichiarandoci pronti a recepire le osservazioni di merito emerse dalla campagna di ascolto che l'Assessorato e la Commissione hanno posto in essere.
Riteniamo di trovarci di fronte ad uno dei migliori DDL che in materia di riforma del Welfare operino in Italia; questo livello di elaborazione va salvaguardato per dare quanto prima alla Puglia uno dei migliori Testi Unici in materia di Servizi Sociali.

Giuseppe Romano
Vice Presidente Gruppo Consiliare D.S.
Componente 3^ Commissione Assistenza Sanitaria, Servizi Sociali