Brindisi, 02/10/2003

Antonino replica al presidente dell'Autorità portuale Giannini

“L’arroganza con cui il presidente dell’Autorità Portuale Luigi Giannini risponde a chi si preoccupa dei problemi del porto è diventata a dir poco intollerabile. Viene a Brindisi non più di una volta a settimana (e non sempre rispetta questa “tabella di marcia”) ed è stato in grado solo di riempire l’Autorità Portuale di consulenti baresi. Il tutto, mentre non si preoccupa nemmeno di capire dove sono collocate le aziende brindisine (vedi le affermazioni fatte in merito alla vicenda-Aventis).
Giannini, poi, continua ad annunciare opere miliardarie mai cantierizzate, fatta eccezione per un terminal passeggeri provvisorio che potrà servire giusto ai vacanzieri di Natale. Appare sin troppo chiaro, insomma, che l’unica aspirazione del ‘nostro’ presidente è quella di diventare presidente dell’Autorità Portuale di Bari appena Affinita andrà via.
Fino a quando resterà a Brindisi, però, Giannini dovrà avere rispetto per il nostro territorio. Non può permettersi in alcun modo di considerare ‘inutili e pretestuosi’ i suggerimenti o le critiche rivolte dal Comune, dalla Camera di Commercio, ma anche da associazioni di categoria e da parlamentari e consiglieri regionali di tutti gli schieramenti. Anche per questo, ritengo sia giunto il momento di rivolgersi direttamente al Ministro delle Infrastrutture Lunardi per informarlo sui danni che questa gestione dell’Autorità Portuale sta provocando al porto di Brindisi e, più in generale, all’economia cittadina. Sarà l’occasione buona anche per chiarire i percorsi oscuri attraverso cui si giunse alla sua nomina. Mi riferisco alla designazione effettuata dalla sola Provincia, nonostante il presidente Frugis si trovasse in Cina e quindi con un probabile ricorso alla telepatia.
Questa linea dura, purtroppo, non è più rinviabile, tanto più perché il porto langue. Fatta eccezione per la ‘pratica rigassificatore’, tutto il resto è stato abbandonato a se stesso.
Ed è così che mentre i porti di Bari, Ancona, Venezia e Trieste festeggiano nuovi record di passeggeri, Brindisi continua ad arretrare avendo intrapreso una rotta probabilmente senza ritorno. Un esempio lampante è costituito dalle Olimpiadi di Atene. I maggiori tour operators mondiali hanno fatto la corsa all’accaparramento di biglietti. A fronte di ciò, l’Autorità Portuale non si è preoccupata di dar vita ad alcuna forma di promozione del porto di Brindisi, con l’intento di intercettare almeno una parte di questi traffici. Ed è ancor più grave che Giannini non ne pare preoccuparsi di questi problemi, così come non si prende neanche il fastidio di convocare il Comitato portuale per analizzare i problemi del porto e per prospettare le soluzioni più adeguate. Il presidente si limita a chiudersi in un totale isolamento che se fosse solo per la persona, ovviamente, risulterebbe del tutto ininfluente. In realtà, questo atteggiamento si riverbera sul porto, sugli operatori portuali e sulle famiglie di centinaia di persone che operano in questo comparto economico.
Giannini, a questo punto, spieghi alla città – se non intende farlo al sindaco, al presidente della Camera di Commercio, al senatore Curto, all’europarlamentare Mennitti, al consigliere regionale Mele, ai presidenti di diverse associazioni di categoria – cosa intende fare per il porto, con quali risorse e in che tempi. Provveda a farlo in tempi brevi e comunque prima di determinare danni irreversibili anche ad altre strutture - vedi aeroporto - che, al contrario del porto, continuano a crescere ed a portare benefici alla città. A meno che Giannini non abbia anche questa missione per nome e per conto di manifesti interessi baresi”.
Giovanni Antonino
Sindaco di Brindisi

COMUNICATO STAMPA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI

Dalla redazione giornalistica di Puglia Tv