Cellino S. Marco, 25/05/2006
Domenica dei cinque sensi alla cantina Due Palme
Sarà la domenica dei cinque sensi: gusto, olfatto, tatto, vista e udito.
Ancora poche ore e la Cantina Due Palme aprirà i battenti agli enoturisti ed ai gastronauti che domenica prossima 28 maggio, per ‘Cantine Aperte’, evento organizzato dal Movimento Turismo del Vino, si daranno appuntamento per degustare i vini mirabilmente abbinati, per l’occasione, ai prodotti tipici locali.
All’interno della Cantina, infatti, oltre alle degustazioni che soddisferanno gusto e olfatto, sarà allestita una mostra a cura dell’artista Cellinese, Clara Cocciolo, dal titolo “La tradizione del Tetè”.
Oltre a mirare le opere realizzate, gli enoturisti saranno aiutati dall’artista a creare il Tetè, oggetto della tradizione cellinese che, grazie ai suoi colori ed al suono prodotto scuotendolo, rendeva più festoso il ramoscello d’ulivo.
La mattina della Domenica delle Palme, infatti, i bimbi, indossati rigorosamente gli abiti della festa, dopo aver ascoltato la Messa, si ritrovavano all’Osanna, dove ramoscelli d’ulivo tenuti tesi verso l’alto, il suono ed i colori dei “Tetè” e la benedizione del Parroco, annunciavano l’entrata a Gerusalemme di Gesù. Tuttora non c’è chiarezza sulle origini del “Tetè”, in quanto anche i più anziani ne ricordano solo forma e utilizzo e non si riesce neppure a dare un significato al suo nome; potrebbe riferirsi al “Te Dèum”, dalle parole latine ‘te = tè e Dèum = o Signore, solenne inno della liturgia cattolica per la glorificazione e il ringraziamento a Dio. In ogni caso si tratta solo di una supposizione. Oggi il “Tetè”, pur conservando la forma originaria, è stato rivisitato per renderlo più duraturo e farlo divenire anche un oggetto decorativo per ambienti.
E sarà proprio il suono dei Tetè ad allietare la giornata, dalle 10,00 alle 18,00, nello splendido scenario della Cantina allestita per l’occasione.
Cantine Due Palme, Società Cooperativa che di recente ha incorporato un’altra Cantina Sociale, la Riforma Fondiaria costituita nel 1955, dispone di 3 cantine, 1.500.000 ettari vitati e 841 soci viticoltori e trasforma 150.000 quintali di uva. L’azione costante e coraggiosa dei suoi amministratori pone, oggi, questa Cooperativa ai massimi livelli nazionali per la produzione dei suoi vini di qualità, unitamente alla dotazione di elevatissime tecnologie di cui si avvale.
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