Mesagne, 10/06/2010
La Destra scrive al Presidente del Consiglio Orsini
Lettera al Presidente del Consiglio Comunale Avv. Fernando Orsini
Egregio Presidente,
a seguito del Suo intervento pubblicato il giorno 7 u.s. sul giornale "Il Quotidiano" e sui principali siti di informazione locale, la sezione comunale de La Destra intitolata a "Giorgio Almirante" intende esprimere vivo compiacimento e sincera approvazione per le parole che Lei ha riservato alla questione riguardante la ricorrenza dell'Unità d'Italia, nonchè per le iniziative formali che intende porre in atto in sede di Consiglio Comunale al fine di onorare e celebrare la nostra appartenenza alla Nazione.
In un periodo storico e politico così particolare e, per certi versi, sofferto, di cui siamo spettatori, ahinoi toppe volte inerti, riteniamo quanto mai opportuno e d'importanza vitale ogni richiamo al sentimento nazionale e al senso civico di appartenenza alla nostra, nonostante i limiti di questo tempo, amata Nazione. Consci del'assunto incontrovertibile per cui "non c'è futuro senza passato", intendiamo batterci con forza nel ribadire quel principio dell'unità nazionale sacro e inviolabile per cui si sono battuti tanti nostri illustri connazionali, e che oggi viene, da qualche improvvido "pensatore", facilmente svalutato e sacrificato in nome di improbabili velleità secessionistiche, siano esse di origine economica, sociale, geopolitica o, più semplicemente, culturale.
In un sistema che va sempre più nella direzione della mondializzazione e della globalizzazione, riteniamo ci sia comunque lo spazio necessario per la ricerca delle proprie radici, utili a trarre ulteriore slancio verso le nuove sfide che la Storia ci propone. Questo sentimento dell'unità ovviamente non esclude aprioristicamente la diversità,che anzi può e deve esprimersi al meglio all'interno ad esempio del nostro sistema politico, come un concerto di voci differenti, tutte concorrenti a produrre l'armonia. Plaudiamo pertanto alle sue iniziative, considerandole parte formale e integrante di una imprescindibile azione di recupero e rivalutazione del passato da espletarsi anche e soprattutto in sedi che non siano l'assise comunale. Vediamo nell'omaggio al vessillo tricolore non un gesto di retorica patriottica fine a sè stessa, ma un doveroso riconoscimento verso chi ha sofferto prima di noi, e con le proprie battaglie ci ha plasmati così come siamo; ci riconosciamo in quella bandiera figli di chi è caduto,anche su opposti fronti: più di sessant'anni fa, nel difendere un proprio senso dell'onor di Patria o nella conquista della libertà e della democrazia, 150 anni fa per creare la tanto sofferta Unità d'Italia oppure per difendere il proprio sovrano nelle epiche battaglie della riunificazione.
Egregio Presidente, pur non potendo contare attualmente nelle nostre fila su una rappresentanza istituzionale nell'assise comunale, intendevamo salutare comunque con soddisfazione il Suo intervento su una tematica a cui siamo particolarmente sensibili, comunicandoLe contestualmente che è nostra ferma intenzione partecipare con tutti i mezzi e i modi possibili all'attività politica che si svolge nelle sedi opportune e sui mezzi d'informazione, consapevoli del fatto che un pacato e franco confronto democratico rappresenta sempre un'opportunità di crescita per l'intera comunità.
Luigi Indolfi – Componente Comitato Provinciale "La Destra"
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