Brindisi, 18/06/2006
Rigassificatore, Di Schiena: "Comportamenti irrispettosi"
Riportiamo integralmente un intervento del dott. Michele Di Schiena, presidente onorario della Corte di Cassazione:
"Ciò che è accaduto a Brindisi la sera del 16 giugno è grave. La LNG (società sostanzialmente inglese), dopo alcuni giorni di presenza in un gazebo allestito in Piazza del Popolo con l’intento di svolgere una campagna persuasiva pro rigassificatore, ha organizzato un “dibattito” conclusivo per magnificare i vantaggi che comporterebbe la realizzazione di un impianto nettamente contrastato dalle istituzioni e dalle forze politiche locali, dalla Regione Puglia, da qualificati esponenti del nuovo governo e dalla stragrande maggioranza dei cittadini che sono ripetutamente scesi in piazza con massicce e pacifiche manifestazioni. Aveva la LNG il diritto di farlo e perciò a nessuno è passata per la mente, a partire dalle autorità competenti, l’idea di frapporre ostacoli di sorta. Siamo cittadini democratici che vivono in un Paese democratico e sappiamo che la democrazia comporta non di rado l’onere di subire trattamenti inopportuni anche ad opera, per quanto ci riguarda, di chi giunge qui da noi mosso dai propri interessi e, puntando sulla “storica” fame di lavoro del nostro territorio, cerca coperture locali e semina illusioni inseguendo le ragioni del profitto con danno delle nostre comunità e lesione di diritti essenziali.
A ciò siamo purtroppo abituati ma questa volta si è superato davvero il segno perché i promotori della iniziativa, dopo il drammatico incidente verificatosi nella mattinata dello stesso giorno 16 nella zona industriale che avrebbe potuto determinare un disastro e che ha provocato il terribile infortunio di un lavoratore, non hanno avuto la sensibilità di sospendere l’incontro (rinviandolo eventualmente ad altra data) ovvero, tenuto anche conto che al cosiddetto dibattito partecipava qualche sindacalista, di trasformarlo nel contenuto mettendo al centro della discussione il gravissimo evento, la sicurezza dei cittadini e quella dei lavoratori ed i sentimenti di partecipazione e di solidarietà per il lavoratore colpito.
Ma c’è di più. A conclusione degli interventi, su un palco doviziosamente addobbato e colorato, si è tentato di fare sfociare l’iniziativa (che ha visto peraltro un esiguo numero di partecipanti) in una specie di festicciola popolare con il lancio dagli altoparlanti di brillanti ritmi e di scoppiettanti musichette inneggianti all’allegria ed invitanti alle danze. E questo per iniziativa di chi si adopera, con la realizzazione del rigassificatore, per accrescere a dismisura nel porto e nella zona industriale i rischi di disastrosi incidenti e per impedire alle nostre comunità ed alle nostre istituzioni di portare avanti il progetto di una diversa economia locale capace di creare effettiva e stabile occupazione senza esporre i cittadini ed i lavoratori a nuovi e più gravi pericoli.
Che dire? Ogni commento appare inadeguato ad esprimere la mortificazione, l’indignazione e la protesta dei cittadini di Brindisi. Sentimenti questi che sono stati invece significativamente e mirabilmente interpretati da una voce di donna che, a qualche distanza dal festoso ed assordante palco, si è inserita tra l’uno e l’altro ballabile intonando “Bella Ciao”, il canto della resistenza, e perciò di tutti i democratici, nel quale si parla con forte tensione civile di invasori e di liberazione.
Michele DI SCHIENA
Giudice, presidente onorario Corte di Cassazione
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