Brindisi, 09/10/2003
Arresti eccellenti: le motivazioni
La Procura accusa il sindaco Antonino di aver ricevuto una somma pari a 500 milioni di vecchie lire quale "retribuzione necessaria" per determinare il Comune di Brindisi all'acquisto di palazzine da adibire ad edilizia popolare, nella frazione di Tuturano, nel Brindisino.
In merito al filone d'inchiesta relativo alla gestione del porto "il sindaco, Pezzuto e Scagliarini sono accusati, in concorso tra loro, abusando della qualità di pubblici ufficiali, di aver costretto o indotto il rappresentante legale della Brindisi Terminal Italia a promettere loro e corrispondere indebitamente denaro" per il rilascio della concessione di una banchina.
Secondo gli inquirenti, il titolare della società avrebbe corrisposto 350 milioni di lire, "quale parte della tangente di un miliardo richiesta e promessa per il rilascio della concessione...".
Il sindaco avrebbe, inoltre, indotto Antonio Benarrivo ed il commercialista Cito, proprietari della società New House, ad acquistare le quote sociali del Brindisi calcio, minacciandoli che, se ciò non fosse avvenuto, il Comune non avrebbe accettato la proposta di cessione di un immobile di loro proprietà.
Una somma di 200-300 milioni sarebbe stata invece richiesta dal primo cittadino e dall'assessore Siccardi a Cosimo Francioso in cambio delle autorizzazioni per la costruzione di un centro sportivo.
Sei milioni e mezzo in totale la somma ricevuta da Pierri da un geometra per fargli conferire l'incarico di coordinatore di alcuni lavori
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Dalla redazione giornalistica di Puglia Tv
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