Bari, 20/06/2006
Inchiesta Fitto, PdCI: "preoccupa la sanità in mano ad interessi privati"
L’inchiesta per presunte tangenti sulla sanità e l’ordinanza di arresto nei confronti dell’ex governatore Raffaele Fitto (ordinanza non esecutiva per il suo attuale status di parlamentare di Forza Italia) suscitano profonda impressione nel gruppo regionale dei Comunisti Italiani.
Se le accuse fossero comprovate, la vicenda apre uno squarcio preoccupante su logiche, che ci auguravamo fossero state superate, di commistioni fra servizi pubblici e interessi privati, con l’aggravante che saremmo di fronte ad un ennesimo episodio di vizi privati e pubbliche virtù.
Il gruppo consiliare dei Comunisti Italiani attende fiducioso che la magistratura porti avanti e concluda con sollecitudine il lavoro che le compete.
Nel contempo, non può non farsi una riflessione preoccupata sul fatto che un settore di vitale importanza per i cittadini pugliesi come la sanità, sia ancora una volta diventato terreno – se le accuse saranno confermate – per incursioni da parte di interessi di cittadini privati, che puntano a fare cassa sulle sofferenze della gente.
Rampantismo, privatizzazione selvaggia di interessi collettivi, affarismo: se le ipotesi di reato saranno confermate ci saranno tutti gli ingredienti di una storia italiana e meridionale che speravamo non dovesse più ripetersi”.
GRUPPO COMUNISTI ITALIANI -
COMUNICATO UFFICIO STAMPA CONSIGLIO REGIONALE PUGLIESE
Su Brundisium.net:
20/6: Ordine d'arresto per Raffaele Fitto
20/6: Inchiesta Fitto, centrodestra: "è emergenza democratica" |